Un lettore di StrettoWeb, Paolo Praticò, ci ha inviato una segnalazione relativamente ad un episodio di cui è stato protagonista a Reggio Calabria. Il lettore afferma: “chiedo nuovamente ospitalità, per denunciare un altro errore della PA, recentemente sono stato multato dalla polizia di stato perché l’assicurazione della mia auto non risultava al terminale della polizia e pur avendo esibito il certificato sul telefonino, l’ispettore ha ritenuto di dovermi multare. Ho fatto ricorso al prefetto per il tramite della polizia stradale (personale cortese e gentile) e mi è stata annullata la multa di 860 euro, mentre per il dissequestro del mezzo ho dovuto aspettare 14 giorni rispetto ai trenta giorni di prassi”.
“Ora, c’è un precedente, oltre un anno addietro sono stato multato per un motivo analogo, sempre dalla polizia, in questo caso al terminale la polizza risultava e la ricevuta del pagamento l’avevo sul telefonino, multa da 200 euro diventati 400 dopo il ricorso respinto dalla prefettura in contraddizione con quanto stabilito recentemente. Il giudice di pace al quale mi sono rivolto dice di non poter fare nulla e se andrà in decisione, dovrò pagare anche le spese di giudizio. A questo punto su chi mi dovrò rivalere? Sulla polizia che ha fatto una multa che non doveva così come mi hanno detto in questura? O sulla prefettura che ha rigettato il ricorso? Non potrebbe il giudice di pace accogliere le mie ragioni ed annullare la multa? Evitando anche allo stato che rappresenta oltre che al sottoscritto ulteriori perdite di tempo? Altrimenti a cosa serve il giudice se non fa giustizia”.