Reggio Calabria, maltrattamenti all’ex moglie: misura cautelare per un uomo | DETTAGLI

L'Autorità Giudiziaria ha emesso la misura cautelare che impone all'uomo non solo di non potersi avvicinare ai luoghi frequentati dalla persona offesa, ma anche di mantenersi ad una distanza non inferiore a 300 metri

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Nei giorni scorsi, gli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo gravemente indiziato di aver posto in essere atti di maltrattamenti in famiglia nei confronti dell’ex moglie convivente.

Il provvedimento compendia gli esiti di un’attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che nasce dalla denuncia sporta dalla donna a seguito di una serie di atteggiamenti preoccupanti posti in essere dall’individuo, che avrebbero travalicato il normale rapporto di coppia.

I successivi approfondimenti e le testimonianze raccolte dai poliziotti del Commissariato hanno permesso di giungere ad un grave quadro indiziario nei confronti dell’indagato, evidenziando le reiterate condotte moleste che lo stesso avrebbe posto in essere, nel denigrare la donna come madre, nell’offenderla ripetutamente e nel seguirla durante le sue faccende, provocando un perdurante stato di ansia e di paura tale da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità.

All’esito delle indagini, dunque, l’Autorità Giudiziaria ha emesso la misura cautelare che impone all’uomo non solo di non potersi avvicinare ai luoghi frequentati dalla persona offesa, ma anche di mantenersi ad una distanza non inferiore a 300 metri e di non comunicare con la stessa.

La vicenda evidenzia, ancora una volta, l’importanza di denunciare comportamenti di violenza e di intimidazione, poiché solo informando tempestivamente le Istituzioni è possibile intervenire in tempo, prima che simili atteggiamenti possano degenerare in episodi ancora più gravi.

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