Reggio Calabria, caos viabilità a Spirito Santo: “ennesima gaffe dell’amministrazione comunale. Chi paga per tanta leggerezza?”

Reggio Calabria, caos viabilità a Spirito Santo: "per fortuna apprendiamo oggi dai media che tale geniale sperimentazione avrá termine venerdì 25 ottobre alle 23.59"

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“Il sabato nella tradizione italica dovrebbe essere un giorno di “riposo”, un sabato da Villaggio, ricordando Leopardi, invece per un intero quartiere di Reggio Calabria, Spirito Santo, sabato 19 ottobre si è materializzato un incubo”. E’ quanto scrive in una nota il coordinatore della Regione Calabria di Democrazia Sovrana e Popolare, Giuseppe Modafferi. “Di seguito i fatti: Con ordinanza 567 del 30 luglio, uno zelante non leopardiano, dirigente del comune animato dall´ardore estivo emette un´ordinanza (allegata alla presente) con oggetto: Modifiche alla Circolazione in Via Pasquale Andiloro. Inizia cosí l´ardimentosa ordinanza: “ritenuto necessario emanare in via sperimentale un´ordinanza per regolamentare la circolazione in via P. Andiloro, ordina…….” ed elenca una serie di punti per il senso di marcia ed i divieti di sosta. Firmano tale storica Ordinanza la responsabile dell´ufficio Dottoressa Daniela Cutrupi, ed il Dirigente dell´Ufficio Dottor Salvatore Zucco“, spiega la nota.

“Di siffatto documento non si ha notizia nei palazzi,  né in cittá, sará stato per le imminenti ferie Augustae o per il torrido caldo condito dal nostro Scirocco, fatto è che fino al 18 ottobre ultimo scorso i sabati scorrevano tranquilli nell´attesa del dí di festa. Il 19 ottobre la spettrale ordinanza del dott. Zucco prende forma. In Via Pasquale Andiloro viene stabilito un senso unico di marcia “direzione mare monte”, ergo tutta la popolazione che procedeva in direzione monte mare (San Cristoforo – Cannavó – Spirito Santo – 2 svincoli autostradali) veniva dirottata sulla via S. Anna con doppio senso di marcia parcheggi a dx e sx, per una via Crucis di circa un km, per poter rientrare sulla via P. Andiloro da una viuzza senza toponomastica (come recita l´ordinanza) stretta giá per gli autoveicoli, immaginiamo dovesse passare un autobus o camion, risulta difficile poter pensare che chi ha ideato questa ordinanza non abbia valutato i disastrosi impatti operativi. Sono stati piantati due segnali di divieto d´accesso dall´inizio del senso unico alla fine e due pattuglie permanenti di Polizia Locale per evidenziare il divieto di accesso. Nell´area c´è una scuola, varie attivitá commerciali ed una chiesa. Sabato e domenica non si sono presentati particolari problemi, ma lunedí mattina l´incubo prende forma in modo apocalittico, incredulitá, file interminabili di automezzi, clacson impazziti, ritardi negli uffici e nelle scuole,  tensione nervosismo e traffico ingestibile, perchè?“, rimarca la nota.

Il passo indietro del comune

“Per fortuna apprendiamo oggi dai media che tale geniale sperimentazione avrá termine venerdí 25 alle 23.59 in quanto sono emerse problematiche che richiedono aggiustamenti al (folle) piano iniziale.  Siamo grati e felici che qualcuno abbia attivato il cogito e abbia ritirato in tempo tale provvedimento, ma rimangono una serie di dubbi che riportiamo. Tale attivitá ordinata da un fior di Dirigente come nasce è perché? Si sono valutati gli effetti di circolazione, posteggio, impatto sulle attivitá economiche, qualcuno ha studiato la fattiblitá? Non si puó improvvisare o trattare con leggerezza un tema che ha ricadute sulla vita quotidiana di migliaia di persone. Altro aspetto grave, tale azione ha comportato costi per la collettivitá: segnaletica, pattuglie di presidio e danni sia per i cittadini che per le attivitá commerciali, chi paga per questi danni? Di chi sono le oggettive responsabilitá per simili macroscopici errori? Sembra che chi amministra viva in una sfera di totale impunitá, se qualcuno ha sbagliato sia per leggerezza che per ignoranza è giusto che venga individuato e paghi per il danno arrecato, si chiama responsabilità”, aggiunge la nota.

Ci siamo confrontati con alcuni cittadini dell´area per capire gli stati d´animo, è emerso un totale disappunto, un peggioramento della situazione e per le attivitá commerciali sostanziali danni economici. Sui motivi non sono apparsi ben chiari e tuttora non lo sono nemmeno per noi, ma aleggia una voce di popolo che riportiamo: pare che tutto nasca perché nell´area interessata abbia dimora un parente di un politico ben in vista appartenente al cerchio magico di Palazzo San Giorgio. Tale “famigliare”, infastidito dalla difficoltá di trovare parcheggio ed anche pare per qualche multa ricevuta si è rivolto al prode cavaliere del cerchio magico, il quale sensibile ai richiami della “famiglia” ha messo in campo tutta questa tragica commedia, senza rendersi conto dei danni. Ci auguriamo sia solo voce di popolo, ma se i reali motivi dovessero essere questi non si puó avere che disprezzo per tale soggetto politico, e non solo, anche per quei suoi colleghi e dirigenti che si prestano a siffatte politiche corrotte a danno di un´intera comunitá di famiglie oneste e di lavoratori. Chiediamo a chi governa, alle opposizioni, di fare chiarezza su questa altra triste e vergognosa vicenda, sempre a danno del cittadino, sia economico che logistico, e che non vede mai un “responsabile”, e per il futuro prestare maggiore attenzione e prudenza prima di scrivere “ordinanze” soprattutto nei mesi caldi col soffio di Scirocco. Per fortuna da Sabato 26 per i cittadini di Spirito santo ritorna lo spirito leopardiano”, conclude la nota.               

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