Reggio Calabria, Azzarà: “mio cuore da sempre a sinistra, avevo fiducia e speranza in Falcomatà ma in 10 anni ha messo in ginocchio la città”

Reggio Calabria, in una nota pubblicata su Facebook lo storico sindacalista Nuccio Azzarà chiarisce la propria posizione nei confronti dell'attuale Amministrazione Comunale ed evidenzia perchè è più severo, proprio per il fatto che "il mio cuore è da sempre a sinistra"

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“Credo che nella nostra Reggio dovrebbe essere considerato normale poter fruire del diritto di esercitare una cittadinanza attiva e partecipata nelle modalità previste dalla democrazia, dalle norme e dalla legge. Tale evenienza, peraltro, dovrebbe essere auspicata, incentivata, garantita e sollecitata da una politica aperta e sana che deve prediligere il confronto”. E’ quanto afferma in nota pubblicata su Facebook, lo storico sindacalista Nuccio Azzarà.

“Devo, purtroppo, prendere atto che quanti detengono, momentaneamente, la delega ad amministrare la cosa pubblica a nome e per conto di TUTTI NOl, invece, reiteratamente, si impermalosiscono, indispettiscono, incattiviscono, ponendosi sulla difensiva allorquando qualcuno si “permette” di esprimere una critica su come è governata la città, sulla daltonica incoerenza meteorologica, su come è utilizzato il denaro della collettività e sulle modalità secondo le quali si portano o meno a termine le opere pubbliche e si ha cura, nel prosieguo, di manutenerle”.

“Purtroppo a Reggio la politica viaggia contromano e spiace dover registrarne le scomposte ed esagerate reazioni che hanno riguardato la normale dialettica posta in essere, anche, da cittadini rivestenti ruoli istituzionali di rappresentanza del mondo del lavoro quale quello compiutamente esplicitato dal coordinatore RSU- Dirigente Sindacale Professore Veronese Simone Antonio. Bisogna avere rispetto di quanti esercitano con scrupolo, competenza e autonomia il mandato sindacale, non tutti sono riconducibili a degli yes man”.

“Gli isterici autogol dei politici indigeni confermano che la politica è passata da quello che doveva essere un equilibrato, incline spirito di servizio nei riguardi dei cittadini, ad una prassi tendente ad occupare inopinatamente il potere, pensando di non dover dare conto a nessuno. Questo è il giudizio di chi ha, nella sua esperienza politico-sindacale, sempre e comunque giudicato le contro parti pubbliche facendo riferimento solo alle loro reali capacità manageriali, valutandoli dagli obiettivi prefissati e raggiunti, dalla qualità delle risposte date ai bisogni dei cittadini”.

“Il giudizio proviene da chi non ha fatto sconti a nessuno prescindendo se fosse stato nominato dalla dx, piuttosto che dalla sx, da chi nelle sue funzioni ha valutato plaudendo quando si facevano gli interessi collettivi, e denunciato, contestato aspramente tutti coloro che facevano soltanto gli interessi propri e di parte. Reggio desidera tornare a sorridere e lo può fare se si pensa che in essa albergano tante persone libere che prima delle proprie ideologie fanno risaltare i superiori interessi generali, pongono al primo posto l’amore che nutrono per la propria città. Se ne facciano una ragione tutti coloro che si ritengono indispensabili unti dal Signore”.

“Il mio cuore è stato sempre allocato dove l’anatomia prevede che batta, ma questa condizione non mi impedisce di essere ancora più severo con chi avrebbe dovuto essere ciò che non è stato. In tutta sincerità devo confessare che avendo messo in ginocchio la città che amministrate da 10 anni, rappresentate una grande delusione per quanti come me, avevano riposto nei vostri riguardi fiducia e speranza” conclude Azzarà.

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