In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’AIL Sez. “Alberto Neri”Reggio Calabria – Vibo Valentia, in collaborazione con il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, ha organizzato due importanti momenti di sensibilizzazione. L’AIL, che da anni supporta l’Ospedale nell’affiancare e sostenere i pazienti oncologici durante il percorso di cura, ha oggi inaugurato la Panchina Rossa Antiviolenza all’ingresso principale del presidio “Morelli”, sposando così la celebrazione della Festa della Donna con la Campagna contro la violenza di genere, alla presenza del Dr. Matteo Galletta, Direttore Medico di Presidio, del Dr. Antonino Verduci, Responsabile del presidio “Morelli” e della Dr.ssa Rosalba Mandaglio, Responsabile della U.O.S.D. Oncoematologia Pediatrica.
Inoltre, anche quest’anno si è rinnovato il consueto appuntamento con il Beauty Lab AIL, tenutosi presso la U.O.C. Ematologia e pensato per offrire alle pazienti in trattamento un momento da dedicare a se stesse, per aiutarle ad affrontare gli effetti secondari delle terapie.
Due importanti eventi
Due importanti iniziative che celebrano l’8 Marzo riflettendo sul delicato tema dell’esser donna: la Panchina Rossa, offerta da ATAM S.p.A., oggi rappresentata dall’Avv. Ezio Privitera, segno della lotta contro la violenza di genere e simbolo di speranza; e il Laboratorio di Bellezza, strumento attraverso il quale le donne manifestano la volontà di non voler rinunciare alla propria femminilità, affermando il proprio senso di benessere e autostima.
Le parole di Sembianza
A raccontare lo spirito dell’iniziativa è la Presidente dell’AIL di Reggio Calabria, Dott.ssa Giusy Sembianza, che, dopo aver ringraziato i presenti, ha affermato: “quest’anno sposiamo la Campagna Internazionale “Mai più invisibili”, ovvero un progetto di sensibilizzazione, che abbraccia tutti i Paesi del Mondo, contro il femminicidio e la violenza di genere. L’obiettivo che come AIL ci proponiamo è quello di dare voce a chi non ne ha. Istituzioni, associazioni, liberi cittadini, devono impegnarsi in uno sforzo educativo nei confronti della società civile affinché la violenza non diventi l’unico strumento di espressione, perché la violenza è il fallimento della società”.
Le parole di Galletta
Esprime apprezzamento per l’iniziativa il Dr. Galletta, il quale ha sottolineato come l’educazione al rispetto della donna debba partire dall’infanzia, dove l’ambiente familiare e la scuola rivestono un ruolo fondamentale.
Mandaglio: “il 70% dei laureati in Medicina sono donne”
L’intervento della Dr.ssa Mandaglio ha posto l’accento sul tema della donna in carriera: “il 70% dei laureati in Medicina sono donne – ha affermato – nondimeno pochissime rivestono ruoli di Direzione. Le forme di rispetto di cui stiamo parlando devono valere anche nell’ambiente di lavoro, garantendo pari opportunità nell’accesso ai ruoli di vertice”.
Alati: “riflettere sul concetto di violenza”
Infine, l’intervento della Dr.ssa Caterina Alati, delegata della UOC Ematologia: “la sensibilizzazione che questa giornata porta con sé, e che spero sia seguita da tante altre iniziative sul territorio, può contribuire a cambiare la condizione di sofferenza della donna e, più in generale, far riflettere sul concetto di violenza, che non riguarda soltanto le donne, ma bensì tutte le forme di debolezza. Mi riferisco alle minoranze etniche, religiose o culturali”.
Pur non essendo presente all’inaugurazione perché fuori città, ha voluto far giungere un suo pensiero anche il Dr. Massimo Martino, Direttore del C.T.M.O. e, ad interim, della U.O.C. Ematologia, il quale ha affermato: “AIL è stata sempre al nostro fianco, ci ha aiutato a sentire, aiutare e accogliere i dubbi e i bisogni degli altri. I volontari si adoperano ogni giorno con responsabilità e dedizione nei reparti di Ematologia e CTMO, a fianco delle istituzioni per raggiungere obiettivi concreti nella lotta alla malattia”.
“AIL promuove e sostiene la ricerca scientifica e assiste i pazienti e le loro famiglie migliorando la qualità della loro vita, accompagnandoli in tutte le fasi del percorso con servizi adeguati alle loro esigenze. Promuove una cultura della solidarietà che, attraverso la comprensione e l’accoglienza dei problemi e delle necessità altrui, sviluppa il “dono di sé” portando ad agire in maniera concreta”.
La Direzione del G.O.M. di Reggio Calabria esprime grande apprezzamento per queste iniziative che promuovono i valori dell’AIL, il cui operato ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita di chi lotta contro un tumore del sangue e sensibilizzare l’opinione pubblica su queste patologie.