Si chiama “Piazza del Popolo”. Ma è diventata “Piazza del Degrado”. O, ancora meglio, “Piazza di abusivi e irregolari”. Questa mattina si è tenuta un’audizione sul tema “abusivismo ambulanti di Piazza del Popolo”. Il tema è caldo, da attenzionare e, senza soluzione, rischia di diventare abbastanza serio, più di quanto non lo sia già. Anche perché, in quella zona (ma non è l’unica, a Reggio Calabria), ormai vige la totale anarchia. C’è degrado, abbandono e nelle scorse settimane si è anche verificato un pericoloso incendio, su cui ha posto fortemente l’attenzione Angela Marcianò.
Ad inizio audizione emerge che “dal report dei verbali di Polizia nel 2022 e 2023, non ne è stato riscontrato neanche uno all’interno del mercato di Piazza del Popolo, l’ultimo è del 2021”. Gli abusivismi però ci sono e con essi il degrado. Tra i più determinati a porre riflessioni e a chiedere risposte c’è Giuseppe Sera: “non si può sequestrare l’area? E allora chiudiamo il mercato, non conviene tenerlo aperto economicamente”, chiosa. “Facendo delle stime, se incassiamo 20, ne spendiamo 150 per pulire… Soluzioni per gli abusivi? Esistono i tornelli, ci sono ovunque. E’ molto semplice la soluzione. Quella postazione va controllata a distanza con le telecamere. Quasi tutti i mercati d’Italia utilizzano questo sistema, è un’idea”, continua Sera.
Sul tema interviene anche l’Assessore Angela Martino, che precisa: “l’area mercatale del Tito Minniti, utilizzata martedì e venerdì, si sposterà a Piazza del Popolo, per combattere l’abusivismo e facilitare gli spazi dei residenti. Da un lato ci sarà il mercato del Tito Minniti, sempre due volte a settimana, e dall’altra quelli di Piazza del Popolo, i cui autorizzati sono pochissimi. E’ inutile chiedere un numero più alto degli autorizzati se non riusciamo a combattere l’abusivismo con il numero attuale”.
Su quest’ultima frase ha voluto dire la sua il Comandante della Polizia Municipale di Reggio Calabria Salvatore Zucco, invitato all’audizione: “mi trovo dissociato rispetto alle indicazioni dell’Assessore Martino, per un fatto semplice. Prima si fa il bando, poi si assegnano i posti e poi eventualmente togliamo gli abusivi. E’ il contrario a quello che diceva. E’ vero che su Piazza del Popolo la Polizia Locale non opera dal 2021, ma perché in quell’anno era stata attenzionata l’operosità della Polizia Giudiziaria appositamente per quell’area. Stiamo studiando delle attività d’intervento che metteremo in atto già nelle prossime settimane. In ordine al degrado, c’è ed è perché buona parte degli ambulanti non sono censiti, senza considerare gli extracomunitari che credo non abbiano neanche permesso di soggiorno”.
E’ qui che controbatte Sera, sfogandosi: “sono anni che si scarica materiale ferroso di vario genere, da tempo persistono gli stessi problemi di ordine pubblico. E dove non arriva la nostra forza, i Vigili Urbani, dovrebbero arrivare altri. Reggio Calabria è la capitale dell’anarchia. Aspettiamo il focus ‘ndrangheta? E’ finito il mio secondo mandato… Quei 7 che abbiamo a Piazza del Popolo, di cui 3 morosi, diventeranno tutti abusivi. Serve responsabilità dell’Amministrazione, delle forze di Polizia, e anche dello Stato”.
Gli fa eco anche Antonio Ruvolo: “è una situazione poco tollerabile. Se si decide di mantenere il mercato storico della città, va fatto un ragionamento più approfondito. Per mia curiosità, nelle ultime settimane ho fatto un approfondimento sui mercati delle grandi città europee. E’ chiaro che sono più grandi e con una storia diversa, non voglio fare paragoni, però almeno mantenere un decoro… Gestito così, il mercato di Piazza del Popolo, in un territorio come il nostro, dove il senso civico non è quello tedesco o olandese, diventa difficile anche per chi controlla l’ordine pubblico”.
Le parti si aggiorneranno per trovare la migliore soluzione possibile all’area mercatale di Piazza del Popolo, che abbandonata così rischia di diventare terra di occupazione per gli irregolari. Il fatto che se ne parli e che si vogliano trovare delle soluzioni, dopo varie sollecitazioni, è già un punto avanti.