Il futuro della Calabria negli occhi di Caterina Tufarelli Palumbo, la prima donna sindaco d’Italia

Caterina Tufarelli Palumbo, detta Ketty, è stata eletta alla giovane età di 24 anni nel 1946: nata a Nocara, è stata sindaco di San Sosti nel cosentino, rimanendo sempre legata alle sue radici

Sapevate che il primo sindaco donna d’Italia era calabrese? Caterina Tufarelli Plaumbo, detta Ketty, è stata tra le undici donne elette primo cittadino nel 1946, alla giovane età di 24 anni. Nata a Nocara, un piccolo paese di montagna nella provincia di Cosenza, il 25 febbraio 1922, è rimasta orfana di padre, noto avvocato della zona, alla sola età di 9 anni. La madre decise quindi di mandarla in collegio a Roma presso il prestigioso Istituto Sacro Cuore della Trinità dei Monti. Caterina consegue quindi la maturità classica, stringendo una forte amicizia con le figlie di Alcide De Gasperi. Si sposterà poi a Napoli dove acquisirà il titolo di dottoressa in Giurisprudenza all’Università Federico II.

Tornata in Calabria, Ketty comincerà a dedicarsi alla politica durante i difficili anni della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1946, anno in cui le donne italiane acquisiscono il voto, decide quindi di candidarsi alle elezioni amministrative di San Sosti, comune del cosentino, nelle file della Democrazia Cristiana. Il 10 marzo di quell’anno, verrà eletta Primo Cittadino del piccolo comune, acquisendo quindi il titolo di prima donna sindaco d’Italia.

Il suo impegno, prima di tutto sociale e poi politico, l’ha portata a combattere per lo sviluppo di infrastrutture di prima necessità, quali asilo nido, l’orologio pubblico, l’acquedotto comunale, ma anche il cinema e le case popolari. Tra i suoi primi provvedimenti ci fu l’istituzione del Comitato Comunale di assistenza per i più bisognosi.

Un aspetto sociale che porterà avanti per tutta la sua vita, come testimonia la sua Presidenza, per 30 anni, delle Dame di Carità. Ketty morirà a Roma nel dicembre del 1979, ma il mondo politico e quello calabrese non l’hanno mai dimenticata: nel 2016, il suo ritratto venne appesa nella Sala delle Donne di Palazzo Montecitorio; nel 2017 la sua città natale, Nocara, le dedica una via.

E ora, nel 2023, anche il comune di Trebisacce ha deciso per l’intitolazione di una strada alla prima donna sindaco d’Italia, che ha operato e rafforzato sempre più il legame con la sua Calabria. La giunta comunale ha infatti accolto la proposta dell’assessore alle Pari Opportunità, Tania Roseti, decidendo quindi per una via della Marina di Trebisacce che porterà il suo nome, segno di omaggio ad una donna alimentata da tanta forza di volontà e avanti con i tempi.