Nell’incontro di ieri – martedì 12 settembre – convocato dal sindaco di Corigliano-Rossano tra l’Amministrazione Comunale, Enel ed organizzazioni Sindacali, in continuità con il tavolo del primo febbraio nel quale è stato condiviso il progetto di realizzazione di una centrale di produzione di idrogeno ed a seguito delle varie comunicazioni informali delle settimane scorse, sono emersi davvero pochi aspetti positivi e di condivisione. Alla riunione hanno partecipato il sindaco Flavio Stasi e il vicesindaco Maria Salimbeni, per l’amministrazione comunale; Rossella Sirianni, Responsabile Affari Istituzionali Calabria, Gaetano Evangelisti, Responsabile Affari istituzionali territoriali Italia, Augusto Raggi Responsabile area territoriale Sud, Federica Rofi Responsabile filiera gas Italia, Fabio Cataudella responsabile sviluppo e riqualificazione impianti e Vincenzo De Maio responsabile territoriale filiera gas, per l’Enel; Giuseppe Guido, segretario comprensoriale della Cgil, Giuseppe Lavia, segretario provinciale della CISL e Luciano Campilongo, coordinatore UIL per le organizzazioni sindacali.
Il tavolo ha sottolineato ad Enel come sia stata una scelta ingiustificabile nel metodo, che ha mortificato un percorso costruito con fatica per quasi due anni, ed insostenibile nel merito in quanto rinuncia – di fatto – non solo ad un finanziamento pubblico che avrebbe coperto circa tre quarti dell’investimento complessivo necessario, ma soprattutto allo sviluppo di una prospettiva di rilancio sostenibile di due realtà, come Corigliano-Rossano e La Spezia, dalle quali Enel ha preso e continua a prendere tanto. Una scelta che continuerà ad essere contrastata in tutte le sedi.