Tensione alle stelle a Messina sull’emergenza idrica. Era stata convocata a Palazzo Zanca la commissione Partecipate con unico punto all’ordine del giorno, la questione acqua, acqua ma nessuno dell’Amam si è presentato. Il presidente Di Ciuccio ha comunicato che il presidente di Amam, Loredana Bonasera, e gli altri dirigenti non potevano prendere parte alla riunione già fissata e che il dibattito sarebbe stato rinviato.
A questo punto, la tensione in aula era palpabile con il consigliere di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, su tutte le furie: “Bonasera non ha neanche chiesto scusa alla città, è una situazione insostenibile”. I consiglieri del partito di Meloni non le hanno mandate a dire:“al netto dell’efficienza dei tecnici dell’azienda che ringraziamo per l’impegno e la dedizione professionale che mettono ogni giorno in campo, riteniamo fallace ed errata la complessiva gestione dell’azienda, anche con riferimento alla assente o intempestiva comunicazione dei disservizi, all’inadeguatezza delle risposte della Presidente ai tanti interrogativi posti e, perché no, anche e soprattutto alle sue “menzogne politiche” su più fronti che ci spingono oggi a chiederle di farsi da parte”, rimarcano.
“Non possiamo accettare” – continuano – “che la Presidente Bonasera affermi sempre e comunque che tutto fili liscio, che la città non soffra di alcuna emergenza idrica e che l’acqua sia presente h24 a Messina quando invece in tantissime zone l’erogazione viene interrotta alle 11 del mattino a fronte di un servizio idrico che negli ultimi mesi è anche aumentato in maniera esponenziale per le tasche dei Messinesi.”
“Per non parlare poi” – insistono gli esponenti di FdI – “della mancata erogazione del bonus idrico per il quale siamo dovuti intervenire per farla svegliare dal suo torpore, del mancato rimborso dei depositi cauzionali agli aventi diritto, dei mancati aiuti ieri ai 60.000 abitanti della terza Municipalità per l’assenza di autobotti (come denunciato dal presidente Cacciotto), delle mancate risposte ai disagi vissuti di recente dai residenti di Tremonti per l’acqua classificata non potabile, del mancato coinvolgimento delle istituzioni decentrate in occasione del problema del gasolio nell’acqua in via Cadorna e dintorni, nonostante le ripetute sollecitazioni pervenute dal Vicepresidente della quarta Municipalità Debora Buda e, dulcis in fundo, per le “mezze verità” espresse nei spesso intempestivi comunicati aziendali diramati nelle emergenze”.
“Insomma” – concludono Gioveni, Currò e Carbone – “non ci possono sempre soddisfare le rassicurazioni politiche sugli investimenti futuri con i fondi del PNRR in ordine al rifacimento della rete, perché è proprio il momento attuale dell’azienda che va gestito al meglio, e la presidente Bonasera, spiace dirlo, giusto per rimanere in tema, finora “ha fatto acqua” da tutte le parti”.