I vini reggini non hanno nulla da invidiare ad altri vini italiani di fama internazionale. E’ necessario solo crederci e fare rete sul territorio. E’ quanto emerso oggi, a Palazzo Corrado Alvaro a Reggio Calabria, nel corso di una giornata evento, durante la quale si è fatto un focus sull’areale più a sud della regione con esperti di settore, istituzioni locali e regionali, stampa specializzata e wine lovers.
Si è trattato di una giornata di approfondimento dei vini, degli areali e dei protagonisti della nuova realtà vitivinicola calabrese organizzata presso la sede della città Metropolitana dal Consorzio Terre di Reggio Calabria. In particolare ci si è concentrati sui vini dell’areale compreso da tra Palizzi, la Costa Viola, Bianco, Pellaro e la Locride in cui dominano il Mediterraneo e la sua forte influenza sulle viti. L’evento ha visto il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Camera di Commercio di Reggio Calabria.
A guidare il Consorzio nato nel 2019 è il presidente Vincenzo Vozzo, che ha espressio soddisfazione. “Quello di riuscire a far partire sul serio un consorzio che rappresenta una realtà non di poco conto ma ancora poco conosciuta“. “L’obiettivo fondamentale – ha concluso Vozzo – è quello di promuovere i nostri vini; soprattutto quelli che costituiscono delle eccellenze, Vogliamo farlo attraverso aziende che già sono riuscite nell’intento di farli conoscere anche oltre i confini regionali e nazionali ed oggi vogliamo rappresentare e descrivere questa realtà enologica territoriale ad operatori locali e stampa proprio con l’intenzione, in un prossimo futuro, di esportare questa esperienza anche a livello internazionale“.
La degustazione dei vini reggini
La degustazione dei vini, iniziata alle ore 10:30, ha visto protagonisti sei vini reggini: lo Zibibbo della Costa Viola, il Mantinico della Locride, il Nocera di Palizzi, il Nerello Cappuccio Nocera di Pellaro, il vitigno del territorio Greco Nero e il Greco di Bianco. A presentare le peculiarità dei vini, il sommelier e wine consultant Mattia Antonio Cianca, che ha posto l’accento sui profumi, sui sapori ma anche sulle caratteristiche storiche, culturali e colturali delle diverse anime del vino di Reggio Calabria.
Dopo il pranzo con i produttori e tutti i vini del consorzio, grazie al quale si è potuto testare a tavola le varie interpretazioni dei vitigni più rappresentativi della realtà, anche grazie al connubio con la cucina reggina, è stato organizzato un convegno con i rappresentanti delle istituzioni locali, l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, per fare un ulteriore focus sulle prospettive di sviluppo del Consorzio dei vini di Reggio Calabria su scala nazionale e internazionale. L’obiettivo è quello di essere pronti per l’importante appuntamento fieristico del Vinitaly.
Il Consorzio
Per Ninni Tramontana, presidente della Camera di Commercio, l’impegno per organizzare questa iniziativa è stato tanto, ma indispensabile. “Il consorzio è nato nel 2019 – ha spiegato Tramontana -, poi è stato bloccato dalla pandemia. Ha ottenuto il decreto di tutela nel 2021“. E’ fondamentale che il territorio, gli addetti ai lavori e gli enti lavorino in sinergia affinché i vini reggini possano essere conosciuti al di fuori dei confini regionali. “Fino ad un decennio fa tutte questi vini non esistevano. Ora, oltre alla maggiore varietà, i produttori hanno innovato le loro tecniche di vinificazione“, precisa Tramontana.
“Le aziende, solo fino a poco tempo fa, non erano molte e, di conseguenza, anche i vini sul mercato, ma possiamo dire che la tendenza è finalmente cambiata. Sono tante, infatti, quelle imprese che hanno investito su innovazione, capitale umano e qualità preparandosi ad un mercato più ampio di quello locale; non solo nazionale ma anche estero. L’Iniziativa di oggi segna questa volontà presentandosi a tutta quella galassia di attività che gravitano attorno al vino“.
La Calabria, secondo il sommelier Mattia Antonio Cianca, ha della particolarità uniche: “la potenza dell’Aspromonte circondata dal mare non può essere paragonata ad altre regioni del Mediterraneo. Io mi sento fiero di essere italiano nel sapere che in Italia ci sono questi posti e voi da calabresi dovreste esserlo ancora di più. Avete vitigni da zero metri a 1350 metri sul livello del mare“. E non è da tutti.
I Vini reggini conquistano Palazzo Alvaro
“Siamo orgogliosi di poter ospitare un evento del genere” ha affermato il sindaco facente funzioni Carmelo Versace, tessendo le lodi di “un consorzio, Terre di Reggio Calabria, che nasce solo nel 2019 ma che racchiude quanto di meglio in termini di produzione vitivinicola presente sul nostro territorio“.
“La partecipazione di tanti imprenditori – ha affermato Versace – e cultori della materia che saranno, di fatto, i veri promotori delle nostre eccellenze di settore. è un ottimo segnale. Un prezioso momento di confronto, quindi, tra gli attori principali di un intero ciclo produttivo: dalla viticoltura al marketing passando per enologi, ristoratori e consumatori. Un grazie ai promotori di questa brillante iniziativa, alla Camera di Commercio ed al suo presidente Ninni Tramontana per la sua volontà di realizzare questo evento in collaborazione con la Città Metropolitana. Noi, nel nostro ruolo, non dobbiamo fare altro quindi che promuovere queste iniziative, una dopo l’altra, perché solo mettendo in campo le migliori eccellenze potremo far sì che i nostri vini non siano presenti solo sulle tavole reggine ma anche su quelle nazionali ed internazionali; questo è il nostro obiettivo fondamentale“.
Strategie future
“Un convegno articolato e ricco di eventi – ha poi aggiunto il Consigliere delegato Giuseppe Giordano – arricchito anche con una masterclass, organizzata da un consorzio nato da poco ma molto operativo che costituisce una ricchezza per il territorio metropolitano. Iniziativa che incrocia le linee strategiche individuate e tracciate all’interno proprio del Piano strategico metropolitano che, tra i vari settori che vuole mettere a valore, vede nella viticoltura e nell’agrosistema un settore portante. Una sinergia che deve vedere gli attori istituzionali in campo, oltre la Città Metropolitana anche la Regione Calabria, sviluppare dei processi e delle strategie virtuose assieme a Camera di commercio, Università e le stesse Aziende per compiere quel salto di qualità necessario che vogliamo favorire anche attraverso formazione, innovazione tecnologica ed ogni altro aspetto necessario”.