Reggio Calabria, operazione “Hybris”: anche un parroco tra gli accusati

A don Giovanni Modafferi è stata contestata la "compiacenza" nel redigere dichiarazioni "di comodo" a favore degli 'ndranghetisti

StrettoWeb

Avendo appreso questa mattina dagli organi di stampa le notizie che coinvolgono il sacerdote don Giovanni Madafferi, attualmente parroco della parrocchia S. Maria delle Grazie e San Giorgio in Sinopoli, la diocesi esprime rammarico per l’accaduto e confida nell’operato della magistratura“. E’ quanto si legge in una nota della Diocesi di Oppido Mamertina – Palmi.

Il Vescovo, nel frattempo, ha già adottato nei confronti del predetto sacerdote i provvedimenti previsti in questi casi dal Codice di Diritto Canonico“, conclude la nota. Il riferimento è alla maxi operazione “Hybris” con la quale è stato inferto un duro colpo alla cosca Piromalli, con 49 arresti. Tra le accuse rubricate, vi è quella riferita alle “false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’Autorità Giudiziaria“. Ad essere chiamato a rispondere è Don Giovanni Madafferi. Al parroco è stata contestata la “compiacenza” nel redigere dichiarazioni “di comodo“. Queste, secondo gli inquirenti, venivano utilizzate dagli appartenenti al sodalizio per ottenere benefici e misure alternative alle pene.

Condividi