Reggio Calabria, l’incontro con la poesia di Corrado Calabrò

Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria e la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha ospitato l'incontro sulla poesia di Corrado Calabrò

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Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria e la Città Metropolitana di Reggio Calabria hanno promosso, nella Sala “Trisolini” del Palazzo Alvaro, l’incontro con la poesia di Corrado Calabrò. Sono intervenuti Filippo Quartuccio, delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria e Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, ha relazionato Giuseppe Rando, prof. ordinario di Letteratura Italiana dell’Università di Messina, responsabile di italianistica e componente del comitato scientifico del Cis.

Il relatore ha non solo sostenuto, ma anche dimostrato, con ampi riferimenti al contesto e con dettagliate citazioni dei testi poetici, che Corrado Calabrò è uno dei più grandi poeti contemporanei, giacché mostra la più ampia e aggiornata “visione del mondo”, fondata sulle più recenti acquisizioni scientifiche (la meccanica quantistica e alla relatività di Albert Einstein, di Max E. L. Planck e di Stephen Hawking, a lui cari), e illuminata dalle tesi di Nietzsche e di Heidegger sulla poesia come luogo in cui si ricompone la frattura iniziale (brisure) tra l’uomo e la realtà e in cui si riesce, quindi, a cogliere, per vie intuitive, irrazionali, miracolosamente, l’essere nella sua interezza.

Per questi motivi, il prof. Rando ha dichiarato opportunamente che al poeta Corrado Calabrò manca solo il Nobel, per vedere riconosciuta in all over the world la sua arte, dacché la sua vasta, originalissima produzione poetica è stata ampiamente vagliata e giudicata più che positivamente da critici accreditati in Italia e all’estero e le sue poesie sono tradotte, conosciute e apprezzate in venti Paesi del mondo.

Citando, per esempio, Il vento di Myconos (“A Praia mi veniva incontro il mare / e io gli entravo in grembo a perdifiato / spogliandomi in corsa sulla spiaggia. / Poi riprendevo la costiera calabra / per ritornare dalla mamma a Reggio“), l’illustre professore ha sottolineato come il poeta Reggino, da uomo cresciuto nel mare, presso il mare, trasmetta, per via diretta, senza remora alcuna, l’avvolgente sensazione di piacere quasi erotico, sessuale che il mare sa dare.

Lo stesso percorso ha seguito il professore Rando per presentare al numeroso, competente pubblico le poesie di Calabrò in cui domina il tema dell’amore (con tutta la sua carnalità), e quelle nelle quali si realizza il passaggio dalla realtà all’”illimite” della Quinta Dimensione.

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