Reggio Calabria, violenta aggressione a poliziotto nel carcere di Arghillà: gli agenti sbottano, “basta così, rischiamo la vita”

Reggio Calabria, gli agenti della polizia penitenziaria scenderanno in piazza davanti la Prefettura il 16 marzo per protestare dopo l'ennesimo grave episodio di violenza gratuita

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Ennesima aggressione ad un poliziotto penitenziario nel carcere di Reggio Calabria, ad Arghillà. L’agente è stato aggredito da un carcerato con problematiche di natura psichiatrica: il poliziotto stava effettuando un controllo visivo all’interno delle camere detentive quando – avvicinatosi ad una di esse – veniva improvvisamente colpito da un pugno in pieno volto sferrato attraverso le sbarre, senza alcuna motivazione che possa aver fatto scaturire un gesto così violento.

Il poliziotto penitenziario si è immediatamente accasciato in terra in stato confusionale battendo il capo. Senza indugio sono accorsi i colleghi in suo aiuto e, vista la gravità della situazione, è stato opportuno allertare il 118 che lo ha condotto presso il pronto soccorso dell’ospedale cittadino di Reggio Calabria dimettendolo in seguito con una prognosi iniziale di 6 giorni.

A comunicare l’aggressione è stato Danilo Bandiera, Vice-Segretario Provinciale del SiNAPPe (Sindacato Nazionale autonomo di Polizia Penitenziaria), che con dispiacere denuncia le continue aggressioni che il personale di Polizia Penitenziaria è costretto a subire all’interno del penitenziario di Arghillà, affermando che attualmente il rischio è quello di diventare vittime votive di un sistema penitenziario ormai compromesso, “figli di una Amministrazione Matrigna che non sostiene i suoi uomini e le sue donne“, ricordando che anche per queste motivazioni il 16 marzo il Sinappe e la polizia penitenziaria scenderemo in piazza alle ore 9 davanti alla Prefettura di Reggio Calabria per fare udire a tutti questo inascoltato grido d’aiuto. “Un sincero augurio di pronta guarigione al collega vittima di questa immotivata e violenta aggressione“, conclude Bandiera.

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