Reggio, attivazione sportelli linguistici: “la Città Metropolitana ha perso un’occasione”

La nota di Francesco Ventura, il quale nelle scorse settimane aveva presentato istanza alla Città Metropolitana per chiedere il ritiro e la riformulazione dell’avviso in questione

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“In sede di acceso civico generalizzato presso la Città Metropolitana di Reggio Calabria ho interloquito lo scorso martedì coi funzionari responsabili dell’avviso pubblico esplorativo rivolto alle associazioni per l’attivazione degli sportelli linguistici in dieci dei sedici Comuni dell’area greco-calabra. È emersa evidente ed esplicita la volontà dell’Ente di non ritirare l’avviso per rimodularlo sulla base dei correttivi proposti e trasmessi”.

“Una decisione legittima da parte di Palazzo Alvaro, ma su cui dissento, ragion per cui ho avviato un ricorso amministrativo per via gerarchica, interessando della questione anche il Difensore Civico, di recente nominato dalla Regione Calabria. Nonostante le opinioni divergenti, il confronto avuto coi funzionari è stato molto costruttivo, un’occasione per chiarire alcuni passaggi burocratici che dimostrano la loro buona volontà”. Così ha dichiarato in una nota Francesco Ventura, giornalista ed attivista per la rivitalizzazione della lingua greco-calabra, il quale nelle scorse settimane aveva presentato istanza alla Città Metropolitana per chiedere il ritiro e la riformulazione dell’avviso in questione.

“Credo che la Città Metropolitana abbia per ora perso l’occasione di aggiustare il tiro su una procedura che rischia di avvallare una prassi amministrativa nociva alla tutela della nostra minoranza linguistica – commenta Ventura – L’omesso fac-simile del protocollo d’intesa richiamato nell’avviso e l’eccessiva discrezionalità sui criteri di reclutamento del personale, delegato all’associazionismo, sono tra i punti che più prestano il fianco a problematiche di natura giuridica ed a rischi legati alla sfera sociolinguistica. Sul fare sbagliato ed il non fare, è preferibile il rifare bene, attraverso una rimodulazione su cui l’Ente ha avuto ed avrebbe avuto pieno supporto. Auspico che il ricorso gerarchico porti in extremis al ritiro dell’avviso pubblico prima della sua scadenza, evitando così il formarsi di un precedente deleterio”.

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