Ospedale di Polistena, Tripodi: “atto aziendale non rimanga sulla carta”

Tripodi: "l’atto aziendale che sarà discusso in Conferenza dei sindaci in settimana deve essere un punto di partenza per il rilancio della sanità della Piana"

StrettoWeb

“L’atto aziendale che sarà discusso in Conferenza dei sindaci in settimana deve essere un punto di partenza per il rilancio della sanità della Piana e non solo rimanere sulla carta un documento di buone intenzioni come negli anni passati. Per fare questo occorre potenziare gli organici nei reparti dell’ospedale spoke di Polistena ed alcuni servizi territoriali come il SUEM 118, che ad oggi nella postazione di Polistena non opera h24, consultori e Centri di salute mentale. I medici cubani stanno dando un apporto indispensabile alla sanità territoriale, questo tuttavia si rivela insufficiente a dare una risposta di assistenza costante, nel medio e lungo periodo, come potrebbe dare una serie di assunzioni a tempo indeterminato”, è quanto afferma il sindaco di Polistena, Michele Tripodi.

“Apprezziamo che nell’atto aziendale sia confermata nell’ospedale di Polistena l’istituzione di una unità complessa di Neurologia e una di Urologia, di una struttura semplice di Emodinamica presso il reparto di Cardiologia UTIC, una struttura semplice di Senologia – Mammografia, un’altra di Oncologia presso il reparto di Medicina Generale, di una di Chirurgia Protesica presso il reparto di Ortopedia-Traumatologia. Non comprendiamo invece come non si recuperi la previsione di qualche anno fa tesa ad istituire il reparto Neonatologia (terapia intensiva neonatale) da affiancare al Punto nascite e indispensabile per affrontare le emergenze post partum. Sarebbe necessario pure dare maggiore autonomia, funzionalità, operatività alla gastroenterologia oggi incorporata come servizio intraneo alla Chirurgia generale”, evidenza la nota

“Rimangono ancora aperte e insolute le questioni relative ai buchi di personale cresciuti dopo altri pensionamenti, in particolare nei reparti di psichiatria e pediatria che necessitano di unità maggiori, mediche e infermieristiche, il pronto soccorso e l’anestesia-rianimazione dove per fortuna i medici cubani riescono a fare da tampone. Anche la farmacia ospedaliera che gode di struttura complessa necessita di una riorganizzazione per meglio assicurare approvvigionamento di farmaci per i ricoverati e reagenti per le analisi cliniche interne e esterne. Auspichiamo che all’approvazione dell’atto aziendale possa seguire un piano di rilancio di tutti i servizi esistenti, spesso carenti di forze umane, nell’ospedale di Polistena oltre che il programma di investimenti strutturali INAIL, annunciato da tempo ma ancora senza alcuna progettualità e finanziamento a supporto”, conclude Tripodi.

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