I concittadini di Messina Denaro dicono no alla scuola dedicata al piccolo Di Matteo

Sembra impossibile ma molti genitori di Castelvetrano si stanno opponendo alla proposta di intitolare la scuola al piccolo Di Matteo, perché devono "proteggere" i loro figli dalla verità

StrettoWeb
Ascolta l'articolo

La scuola elementare Ruggero Settimo di Castelvetrano, che il boss Matteo Messina Denaro frequentò da bambino e che si trova a pochi passi dall’abitazione della sua famiglia, potrebbe essere intitolata a Giuseppe Di Matteo. Si tratta del bambino rapito a 12 anni per poi essere ucciso e sciolto nell’acido dopo due anni di prigionia. Tra i responsabili del sequestro e dell’omicidio, oltre a Giovanni Brusca, c’è proprio Messina Denaro.

La proposta simbolica è stata avanzata pochi giorni fa dal presidente della sezione di Marsala dell’Anm, Fabrizio Guercio, con il sostegno del procuratore della Repubblica Fernando Asaro. L’iter per intitolare l’istituto comprensivo sarà avviato il 15 marzo prossimo nel corso di un collegio docenti che esprimerà un parere non vincolante prima di un consiglio d’istituto allargato ai genitori. Lo ha reso noto la dirigente scolastica Maria Luisa Simanella, la quale ha precisato come sia “infondato quanto sostenuto da alcuni organi di stampa circa resistenze da parte dei genitori alla nuova intitolazione. Non ho dubbi che la proposta sarà accolta da tutti i componenti del consiglio d’istituto“.

Raccontare di Giuseppe Di Matteo sarebbe troppo cruento

In realtà la proposta di intitolare la scuola elementare “Ruggero Settimo” di Castelvetrano al piccolo Giuseppe Di Matteo avrebbe suscitato più di una presa di distanze. Secondo qualcuno la vicenda del figlio del pentito di mafia sequestrato, strangolato e sciolto nell’acido dopo 779 giorni di prigionia sarebbe stata troppo cruenta da spiegare ai bambini delle elementari!

E così, dopo una prima entusiastica adesione alla proposta dell’Anm, è stato proposto di lasciare l’antico nome alla scuola, intitolata all’ammiraglio e politico siciliano, e di dedicare al bimbo ucciso da Cosa Nostra solo un locale adibito a segretaria. Ma l’Associazione magistrati non ci sta. “Non voglio entrare in polemica con una scuola che si è distinta nel tempo per belle iniziative sulla legalità – ha detto il presidente Guercio –. L’anno scorso i bambini hanno vinto il concorso che proprio l’Anm ha bandito per il trentesimo anniversario della strage di Capaci. Non discutiamo quindi del valore del lavoro dei docenti, ma non potevamo accettare questa soluzione proprio per l’importanza che diamo alla proposta: raccontare ai bambini la storia di una vittima innocente dei boss“.

La decisione definitiva dovrebbe essere presa il 15 marzo, data in cui, oltre a un consiglio dei docenti della scuola, dovrebbe svolgersi anche una assemblea aperta a tutta la città per discutere la proposta.

Sindaco di Castelvetrano: “sarà un monito”

E’ una proposta che trova il mio consenso e che sosterrò – dice all’Adnkronos il sindaco di Castelvetrano, Enzo AlfanoE’ un segno di cui tutti dobbiamo cogliere il significato, un modo cruento ma importante per ricordare chi sono i mafiosi e di quali azioni ignobili sono capaci“.  Il primo cittadino ha già avuto una lunga conversazione sul tema con la dirigente Simanella.

Ricordare il piccolo Di Matteo alla nostra comunità è un monito, vuol dire che facciamo seriamente antimafia. Da quando Messina Denaro è stato arrestato ho ritenuto che fosse necessario darci degli obiettivi come antimafia perché oggi dichiarare di esserlo non basta più. Dobbiamo darci degli obiettivi, dichiarare cosa vogliamo fare. E intitolare una scuola è un segnale importante, perché nella memoria possiamo ristabilire chi sono i mafiosi“, sottolinea il primo cittadino.

Condividi