Reggio Calabria, al liceo Artistico “Preti-Frangipane” il workshop “Fragili voci”

La tematica dell'evento è stata, come suggerito dal titolo, la fragilità delle voci che stanno alla base del vivere di ogni partecipante

  • Fragili Voci
  • Fragili Voci
  • Fragili Voci
/
StrettoWeb

Il Liceo Artistico “Preti – Frangipane” di Reggio Calabria, presieduto dal Dirigente Scolastico prof.ssa Catena Giovanna Moschella, ha ospitato il secondo incontro del workshop “Fragili voci – Un infinito altrove”.

L’evento, a cura della docente di Storia dell’Arte prof.ssa Fiato, era incentrato, come suggeriva il tema, su quelle voci fragili che stanno alla base del vivere di ogni partecipante.

Il seminario, realizzato con l’appoggio del Comune di Reggio Calabria, con la partecipazione degli assessori Antonino Malara e Irene Calabrò, grazie anche alla collaborazione dell’Inner Wheel Club di Reggio Calabria, rappresentato dalla presidente Rory Modafferi e dalla vice presidente Viviana De Blasio, ha visto gli interventi della Psicologa e psicoterapeuta Francesca Praticò che ha parlato di “Antifragilità e resilienza”, della filosofa Annamaria Mittica che ha relazionato su “L’uomo non è che una canna, la canna più fragile di tutta la natura; ma è una canna pesante” Blaise Pascal.

Sono intervenuti anche gli artisti Giovanni Longo e Giuseppe Negro che, accomunati dall’esperienza di “Teofanie. Apparizioni contemporanee”, sono stati testimonianza viva della professione d’artista e dei processi creativi alla base delle loro visioni artistiche, e lo sceneggiatore Luca Scornaienchi che ha relazionato sul tema “Quando il fumetto racconta il territorio”.

Il workshop, articolato nei suoi vari incontri, è stato concepito come un viaggio da fare tutti insieme la cui meta finale sarà la consapevolezza delle proprie abilità e del talento che possono rendere gli studenti non solo orgogliosi delle loro capacità “fragili”, ma anche consapevoli della metodica cura con cui hanno rivestito i loro lavori.

I lavori finali verranno esposti presso l’Ipogeo in occasione della mostra “Fragili voci – Un infinito altrove”.

Condividi