Cosenza: solidarietà e tradizione alla “Fiera di San Giuseppe”

Ritorna la storica fiera cosentina dopo lo stop per Covid, Al centro della fiera la solidarietà, con associazioni umanitarie e di volontariato

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Una Cosenza baciata dal sole fa da cornice alla storica fiera di San Giuseppe, un appuntamento immancabile per l’intero territorio cosentino. L’affluenza, dopo gli anni neri del Covid, è molto alta e ha incontrato le aspettative del sindaco Franz Caruso e dell’intera Amministrazione Comunale. L’evento ha letteralmente invaso le strade della città, portando colori e sorrisi nel percorso lungo quasi 3 chilometri. Bambini felici, stand gastronomici, e le tradizionali bancarelle hanno creato quella giusta “aria di festa” che si respira in questi giorni.

L’entusiasmo di grandi e piccini è contagioso: fiumi di palloncini tra le mani dei più piccoli, mostaccioli e “cavallucci” tra quelli dei più grandi. Così, tra un vestito vintage ed un vaso di ceramica, si passeggia tra le vie della fiera, in quello che è stato definito da Caruso “uno dei momenti più attesi dalla comunità cosentina”. Al centro di tutto, la solidarietà: l’intento è portare all’attenzione cittadina l’operato del servizio umanitario e di volontariato, i quali hanno permesso – soprattutto alla luce dei fatti di Cutro – di avvalorare l’importanza del “soccorso” come gesto solidale. Ha infatti commentato il primo cittadino: “Cosenza è una città accogliente, solidale e lo vuole dimostrare in tutte le occasioni, anche con la sua Fiera”.

L’evento si conclude domani 19 marzo, in concomitanza con la Festa del Papà e con la celebrazione di San Giuseppe. Non fatevelo raccontare: i sapori della tradizione vanno condivisi e la storicità dell’evento vissuta e preservata.

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