“Cercasi commesso volenteroso, astenersi calabresi”: Parpiglia si arrabbia, ma era uno scherzo

A denunciare pubblicamente l'episodio, con tanto di foto nelle sue Instagram Stories, è il giornalista reggino Gabriele Parpiglia, che non le ha mandate a dire al titolare dell'attività, ma era uno scherzo

StrettoWeb

“Cercasi commesso volenteroso da subito, astenersi calabresi. A denunciare pubblicamente l’episodio, con tanto di foto nelle sue Instagram Stories, è il giornalista reggino Gabriele Parpiglia, che non le ha mandate a dire al titolare dell’attività, pensando fosse un fatto reale. Era tutto vero, in realtà, ma l’ideatore è un cosentino e ci ha scherzato su. Nessuna ricerca personale, dunque, e nessun calabrese escluso. Era tutto uno scherzo.

“Da tempo avevo detto stop alle risse social – le parole di Parpiglia sui social – Preferisco quelle in tribunale (tra l’altro giovedì ho vinto una causa contro una persona che mi ha diffamato sui social e ha pagato tutto, soldi dati ovviamente in beneficenza). Però questa frase di merda non passa. Succede a Fai della Paganella che è un comune italiano di 920 abitanti della provincia di Trento. Spero davvero che venga rimossa subito. E spero che chi è stato mandato via, possa riprendere il suo lavoro. Ps: a te che hai chiesto questi requisiti ti dico che è meglio astenersi dagli ignoranti pezzi di merda”.

Foto diventata virale e ideatore dello scherzo costretto a fare un passo indietro. Pasquale Aceto, titolare della Conad di Fai della Paganella, a “Il Dolomiti.it” ammette: “anche io sono calabrese di origine, sono qui da 31 anni sull’Altopiano ma vengo da Cosenza. Era solo un cartello ironico, non stiamo cercando personale”. E così il cartello è stato rimosso: “abbiamo visto la piega che stava prendendo e ne abbiamo percepito la gravità, quindi abbiamo deciso subito di rimuoverlo. E’ stata ingigantito uno scherzo che era semplicemente goliardia e autoironia. All’interno della Conad di Fai siamo in due calabresi, io e un dipendente: un fatto peculiare visto che qui i calabresi sono una rarità. Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso dal messaggio, era soltanto una battuta”.

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