“Fine embargo a petrolio russo via mare? Conseguenze drammatiche per la Sicilia”: l’allarme

L'allarme della parlamentare nazionale di Forza Italia Stefania Prestigiacomo

“La decisione dell’UE di porre a fine anno l’embargo al petrolio russo trasportato via mare rischia di avere conseguenze drammatiche sull’economia siciliana e gravi ripercussioni su tutto il sistema degli approvvigionamenti energetici nazionali”. Ad affermarlo è la parlamentare nazionale di Forza Italia Stefania Prestigiacomo, intervenuta sulla questione embargo del petrolio russo via mare. Sicilia messa in mezzo per via delle raffinerie Isab-Lukoil del Petrolchimico di Siracusa.

“La raffineria Isab di Priolo, che lavora praticamente solo idrocarburi russi che giungono via mare – prosegue la parlamentare – in queste condizioni fra sei mesi, se non prima, sarà condannata a chiudere, facendo perdere al paese una quota significativa di derivati dal petrolio e innescando una crisi ‘di sistema’ dalle gravissime conseguenze occupazionali (e quindi sociali) ed economiche. Si stima che la chiusura dell’Isab a causa dell’embargo farebbe perdere alla Sicilia 1 punto di Pil per un valore di oltre un miliardo di euro ma, soprattutto, avrebbe un devastante effetto sul lavoro del siracusano con circa 3000 posti di lavoro fra diretti ed indiretti che sarebbero compromessi nella sola Isab-Lukoil che però, per l’effetto domino in un comparto industriale che dall’Isab in gran parte dipende ci sarebbero conseguenze su Erg, Air Liquide, Priolo Servizi e in parte Versalis. Una caporetto sociale dalle proporzioni che non si possono ignorare e che è ampiamente annunciata”.