Calabria, in Consiglio regionale approvata all’unanimità una mozione sulla Statale 106 [IL TESTO INTEGRALE]

StrettoWeb

Calabria: la mozione chiede la contrattazione con il Governo per definire la realizzazione di una infrastruttura stradale di tipo B: quattro corsie – due per ogni direzione di marcia

E’ stata approvata all’unanimità una mozione sulla Statale 106 in consiglio regionale della Calabria che chiede al Governo di definire la realizzazione di una infrastruttura stradale di tipo B, ossia quattro corsie – due per ogni direzione di marcia.

MOZIONE RELATIVA ALLA STATALE 106

Premesso che:

nella seduta della Conferenza dei Capogruppo del 9 febbraio u.s., è emersa la volontà, condivisa da tutti i gruppi consiliari, di approfondire, in una seduta del Consiglio regionale, previo esame da parte della IV Commissione, il tema dell’ammodernamento della strada statale 106 Jonica;

– la suddetta collega Reggio Calabria a Taranto attraverso un percorso di 491 chilometri lungo la fascia litoranea Jonica di Calabria, Basilicata e Puglia. Si tratta di un collegamento strategico del Sud Italia poiché mette in comunicazione i due capoluoghi, i numerosi comuni costieri, l’autostrada del Mediterraneo e l’autostrada 14 “Adriatica” che termina a Taranto. Costituisce una direttrice di traffico di rilevanza nazionale e fa parte della rete Europea E90. La Commissione Europea, ultimamente, ha incluso il tracciato come parte della rete globale della proposta di revisione del Regolamento sulla Rete transeuropea dei Trasporti (TEN-T). l’ottantacinque per cento del percorso pari a 416 chilometri è in territorio calabrese;

– lungo la statale Jonica l’Anas ha già completato l’ampliamento a 4 corsie con spartitraffico centrale di tutto il traffico ricadente in Puglia (39 KM) e in Basilicata (37 KM). In Calabria sono stati ampliati a quattro corsie solo 64,4 Km.

Considerato che:

– l’Istituto del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), nasce con l’intento di ridurre il divario esistente tra le Regioni più povere e quelle più ricche;

– il Governo dovrebbe, rigorosamente, attuare scelte che garantiscano il rispetto di questo principio sancito peraltro dalla Costituzione italiana ma nei fatti è avvenuto tutt’altro;

– Il Governo, nella seduta del CIPESS del 15 febbraio u.s, ha stanziato poco meno di 4,7 miliardi di euro per opere infrastrutturali immediatamente cantierabili e ha assunto l’impegno formale di stanziare ulteriori 1,6 miliardi di euro di interventi strategici programmati appena sarà disponibile il Piano di fattibilità tecnico ed economico dei relativi interventi;

– la differenza tra ciò che ha stanziato e ciò che il Governo si è impegnato a stanziare è pari a 6,3 miliardi di euro e di questi 4,4 miliardi saranno investiti al Sud. In particolare, alla Campania ha destinato 1.700 milioni di euro (34%), alla Sicilia 1.213 milioni di euro (24%), alla Puglia 958 milioni di euro (19%), ed alla Calabria 465 milioni di euro (9%);

– rispetto al finanziamento ottenuto dalla Calabria è bene specificare che, sui 180 milioni di euro per il completamento dell’elettrificazione della ferrovia jonica, c’è solo un impegno del Governo, ma, nella Delibera CIPESS non è previsto alcun finanziamento. Ciò implica che l’effettivo stanziamento è pari a 285 milioni di euro (5,5%), e di questi 65 milioni di euro saranno destinati per la strada di collegamento per San Luca e 220 milioni di euro per la strada statale 106 Jonica;

– per quanto riguarda la strada di collegamento per San Luca è previsto un finanziamento di 65 milioni di euro, ma queste risorse saranno così destinate: 1 milione di euro nel 2022, 9 milioni di euro nel 2023, 15 milioni di euro nel 2024, 15 milioni di euro nel 2025, 15 milioni di euro nel 2026 e 10 milioni di euro nel 2027;

– per quanto riguarda i 220 milioni di euro assegnati sulla strada statale 106 Jonica, il Governo, nel corso del 2022, ne stanzierà solo 500.000 euro (mezzo milione di euro…), perché i restanti saranno così erogati: 2 milioni di euro nel 2023; 5 milioni nel 2024; 45 milioni nel 2025; 65 milioni nel 2026; 65 milioni nel 2027; infine 37,5 milioni di euro nel 2028;

– occorre, altresì, ricordare che, in occasione della sua audizione alle Commissioni riunite della Camera di Trasporti e Ambiente, il 3 febbraio 2021, il Commissario Straordinario per la strada statale 106 Jonica, Ing. Massimo Simonini, ha predisposto un piano costituito da 12 interventi sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria ed ha affermato che per realizzarlo sono necessari circa 3.900 milioni di euro, tanto è vero che l’intero investimento di 220 milioni di euro destinato alla Statale 106 “Jonica” in Calabria, sarà necessario per realizzare l’ammodernamento a 4 corsie con spartitraffico centrale su un nuovo tracciato tra Crotone e Cutro (per circa 15 chilometri);

– null’altro vi è sulla restante strada statale 106 Jonica in Calabria

Rilevato che:

– il Presidente della Giunta regionale della Calabria On. Roberto Occhiuto ha affermato, chiaramente, che la nostra Regione “si aspettava di più”, in merito all’istituto del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) e che ciò non è stato rispettato dal Governo, in quanto alla Regione Calabria andava destinato il finanziamento di 1 miliardo e 700 milioni di euro che è stato erogato, invece, in favore della Campania;

– la ripartizione adottata dal Governo non solo disattende l’istituto del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), ma, paradossalmente, lo sovverte aumentando di fatto il divario tra la Calabria e le altre Regioni d’Italia e del Sud;

– il Presidente della Giunta Regionale della Calabria ha fortemente sostenuto la necessità di inserire l’infrastruttura della strada statale 106 Jonica nelle opere finanziabili con le risorse del PNRR, chiedendo al Governo di considerare i progetti di ammodernamento dell’arteria statale con la costituzione di due carreggiate a quattro corsie;

– nel corso della Conferenza dei Capogruppo del 9 febbraio scorso, il Presidente del Consiglio regionale della Calabria, On. Filippo Mancuso, ha posto come priorità di indirizzo, la discussione sulla strada statale 106 Jonica.

Tutto ciò premesso, il Consiglio Regionale della Calabria

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

– A sostenere una specifica e diretta contrattazione con il Governo per definire la realizzazione di una infrastruttura stradale di tipo B (quattro corsie – due per ogni direzione di marcia) e contestualmente la nomina di un Commissario ad acta.

– Ad utilizzare la proposta della Regione Calabria relativa al contratto di programma 2021 – 2025 tra ANAS e Governo quale strumento prioritario per l’allocazione di risorse finanziarie adeguate all’obbiettivo.

– A verificare la possibilità di utilizzare risorse provenienti dal fondo Complementare collegato al PNRR.

– A sostenere un necessario riequilibrio del Fondo FSC 2021-2025 alla luce anche della recente delibera CIPESS che vede un’assegnazione di risorse alla Calabria assolutamente insufficiente.

– Ad attivare in concorso con il Governo una specifica interlocuzione, visto anche il recente inserimento della SS 106 calabrese all’interno delle reti transnazionali al fine di reperire ulteriori finanziamenti in sede europea, anche tramite il PON 2021-2027.

Firmatari:

  • Giuseppe Neri
  • Amalia Bruni
  • Giovanni Arruzzolo
  • Nicola Irto
  • Simona Loizzo
  • Davide Tavernise
  • Giacomo Crinò
  • Ferdinando Laghi
  • Francesco De Nisi
  • Giuseppe Graziano

La soddisfazione di Giuseppe Neri

“La politica calabrese, unitariamente, aveva bisogno di superare l’incapacità di individuare risposte concrete rispetto ad un argomento che occupa il dibattito istituzionale da molto, troppo tempo”, è quanto afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giuseppe Neri. “L’esigenza di far diventare l’arteria dorsale ionica della Statale 106 un’infrastruttura moderna e sicura, e interconnessa con tutti i territori del litorale, è una priorità di tutti i partiti; i quali, con convinzione hanno dato un prezioso contributo nel trovare una sintesi per una mozione che impegnerà il Governo a destinare le risorse necessarie per consentire alla ‘106’ un processo di riqualificazione e modernizzazione, ad oggi, indispensabile. Oggi il Consiglio regionale ha dato prova di grande maturità istituzionale, sfuggendo all’inerzia che ha condotto in passato la discussione in Aula su questa annosa questione. I cittadini ci chiedono risolutezza e ampiezza di risposte. Tra le proposte che questo documento avanza, non c’è dubbio, che quella di maggiore impatto sarebbe quella di chiedere al Governo di rivedere la delibera CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) dello scorso 15 febbraio, attraverso la quale si è impegnato a stanziare 6,3 miliardi di risorse per opere infrastrutturali immediatamente cantierabili. Oltre l’80% destinate al Sud. Di queste, in particolare alla Campania ha destinato 1.700 milioni di euro (34%), alla Sicilia 1.213 milioni di euro (24%), alla Puglia 958 milioni di euro (19%), ed alla Calabria 465 milioni di euro (9%). Cioè solo il 9%! Una sperequazione che non aiuta alla Calabria a risolvere il nodo che blocca lo sviluppo della Calabria, sulla questione 106! Il Governo con la delibera CIPESS rinuncerebbe al principio evidentemente a cui deve ispirarsi l’allocazione delle risorse attraverso le quali il Mezzogiorno dovrebbe conseguire un reale ed effettivo riequilibrio territoriale. E un impegno del Governo in tal senso offrirà la misura per capire quale sia l’approccio politico che anima la sua agenda di indirizzo, sulle opere di efficientamento di cui necessita la 106. Anche perché – questo impegno – è fortemente vincolato alla decisione della Commissione Europea di rendere la Statale 106 infrastruttura strategica, inserendola nell’elenco delle opere della rete transeuropea dei Trasporti (TEN-T), una battaglia affrontata e vinta da Fratelli d’Italia. Il Governo, pertanto, non solo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma anche e soprattutto, il Ministero per il Sud, non può più tergiversare, ma prendere atto che la riqualificazione della 106 è un punto non più rinviabile per le politiche di sviluppo dell’intero Mezzogiorno”, conclude.

 

 

Condividi