57enne riceve un cuore proveniente da un maiale creato appositamente per evitare il fenomeno del rigetto: così cambia la storia della medicina

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StrettoWeb

L’operazione è avvenuta il 7 gennaio scorso, il paziente ora sta bene ed è in fase di recupero

L’evento, passato quasi inosservato è destinato ad entrare nella storia della medicina. Venerdì 7 gennaio 2022 un uomo di 57 anni ha ricevuto un cuore nuovo proveniente da un maiale creato appositamente perevitare ilfenomeno del rigetto. L’operazione, avvenuta presso la University of Maryland School of Medicine di Baltimora negli Stati Uniti rappresenta una prima assoluta a livello mondiale. Un risultato possibile grazie allo sviluppo di tecniche di ingegneria genetica note come Crispr-Cas9.

David Bennet 57 anni non aveva più speranze di vita, il suo cuore aveva le ore contate e non c’era più tempo per aspettare un donatore: il trapianto o la morte. E quando gli hanno proposto di sostituire il suo cuore con quello di un maiale geneticamente modificato si è fidato della scienza. Si tratta del primo trapianto di successo da suino ad umano eseguito nel Maryland. Un intervento straordinario, storico, durato ben otto ore. L’operazione è avvenuta il 7 gennaio scorso, il paziente ora sta bene ed è in fase di recupero. Al momento è assistito da alcuni macchinari che saranno a breve scollegati. “C’è polso pressione e un cuore” ha commentato Bartley Griffith, il chirurgo che ha eseguito il trapianto.

Migliaia di persone ogni anno sono inserite in liste d’attesa per ricevere un organo che a volte non arriva in tempo. I rischi non mancano ma la ricerca va avanti offrendo nuove possibilità.

“E una via di grande speranza. Perché se da una parte i progressi nel campo immunologico saranno in grado di dominare le reazioni immunitarie degli organi trapiantati” ha sostenuto il Dott. Clemente Cipresso Perfusionista di Cardiochirurgia di Catania e fondatore dell’OXI, Osservatorio Xenotrapianti in Italia.

Uno dei principali fallimenti dei trapianti d’organo è il fenomeno del rigetto. Anche quando si riceve un organo da un donatore compatibile, il trapiantato deve assumere per tutta la vita dei farmaci anti-rigetto. Ciò accade perché il sistema immunitario, quando vede il nuovo organo, lo riconosce come estraneo e per questa ragione si attiva nel tentativo di eliminarlo. Un organo compatibile dunque è un organo che somiglia in tutto e per tutto a quello del ricevente. Consci di questo problema la ricerca si è intensificata nel tentativo di ridurre ulteriormente questo fenomeno.
Un deciso passo avanti verso la creazione di organi anti-rigetto lo si è avuto grazie allo sviluppo delle tecniche di editing genetico, ovvero tecniche in cui in maniera estremamente precisa è possibile andare a modificare a proprio piacimento qualsiasi porzione del Dna. Grazie alla Crispr-Cas9, ad esempio, oggi è possibile creare animali con organi transgenici in cui vegono eliminati quei geni responsabili della mancata compatibilità e aggiunti altri che tendono a renderli “più umani”.

Stesso approccio è stato utilizzato nel caso dell’uomo che ha ricevuto il cuore di maiale. Eliminando i geni responsabili del rigetto e inserendone alcuni che hanno “umanizzato” l’organo, il 57enne del Maryland affetto da una malattia cardiaca incurabile ha potuto ricevere il suo nuovo cuore. È stata la prima assoluta che apre una nuova era nel campo dei trapianti. Non aspettiamoci che tali procedure diventino la routine nel giro di poco tempo. La strada è però tracciata.

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