Reggio Calabria: consiglio regionale di fine anno. Approva il bilancio di previsione: “evitato l’esercizio provvisorio”

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Reggio Calabria, Occhiuto: “al Consiglio regionale che oggi approva il Bilancio di previsione che permette che si eviti l’esercizio provvisorio rammento che questo consiglio regionale è stato insediato il 15 di novembre”

Consiglio regionale di fine anno a Palazzo Campanella a Reggio Calabria. Durante la seduta approvato il Bilancio di previsione: “ciò permette – rimarca il Governatore, Roberto Occhiuto- che si eviti l’esercizio provvisorio rammento che questo consiglio regionale è stato insediato il 15 di novembre, quindi tutto faceva presupporre che non avremmo potuto recuperare il ritardo in così poco tempo e perché sapevamo che c’era come dire anche una corsa ad ostacoli: c’era la Corte dei Conti con le eccezioni che voi conoscete ed una macchina burocratica che però ha dimostrato di avere grandi risorse e quando è il caso di riconoscerne i meriti è giusto che si faccia pubblicamente anche all’interno dell’aula del Consiglio regionale”.

Il gruppo del Pd in Consiglio regionale ha votato no al bilancio di previsione

Il gruppo del Pd in Consiglio regionale della Calabria ha votato contro la manovra finanziaria fatta arrivare in fretta e furia dal centrodestra per evitare l’esercizio provvisorio. “Dopo la discussione sulle linee programmatiche non cambia il quadro di insieme all’interno del quale sta annaspando il governo di centrodestra – affermano i consiglieri del Pd Nicola Irto, Raffaele Mammoliti, Domenico Bevacqua, Franco Iacucci e Ernesto Alecci – Ci siamo trovati davanti ad un documento contabile approntato in fretta e furia e saltando i passaggi nelle Commissioni ancora non costituite, senza audizioni delle parti sociali e senza nessun confronto politico. Praticamente senza neanche dare la possibilità ai consiglieri regionali di poter approntare significative proposte emendative. Si tratta di un bilancio di tipo emergenziale dettato solo da necessità burocratiche ed economiche. Senza uno sguardo di insieme sulle esigenze della Calabria e dei calabresi e senza una visione del futuro della Calabria che già mancava nelle linee programmatiche che il presidente Roberto Occhiuto ha illustrato all’Assemblea in occasione della seduta precedente e sulle quali abbiamo già espresso il nostro voto contrario. Nella relazione illustrativa al bilancio di previsione, praticamente, la giunta stessa ammette di brancolare nel buio. Si continua, dunque, lungo la linea tracciata con il programma. Incertezza totale sul presente e sul futuro e ricorso a strumenti di natura emergenziale senza nessun confronto nelle sedi preposte soltanto per provare a mettere qualche toppa a qualche falla e dare all’opinione pubblica una sensazione di efficienza e velocità. Per dare l’immagine, evidentemente soltanto ai fini di un ritorno mediatico, di un cambio di passo rispetto alle gestioni precedenti. Eppure – proseguono i consiglieri del Pd – questo bilancio di previsione somiglia in maniera inquietante a quelli precedenti. In parte è inevitabile perché sappiamo tutti come oltre il 60% delle risorse della manovra siano assorbite dalla sanità e che le risorse disponibili siano limitatissime, appena 767,3 milioni di euro a fronte dei 6,5 miliardi che movimenta complessivamente il documento contabile. Ma è la stessa identica situazione in cui la Regione si muove da anni e che sapevamo di incontrare già dalla scorsa campagna elettorale. E’ chiaro, dunque, che fare l’elenco delle criticità esistenti, riferirsi ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti e produrre un documento idoneo soltanto ad evitare l’esercizio provvisorio, vuol dire esattamente fare in modo che tutto continui come è sempre stato. Inseguire le emergenze non servirà a nulla. E sarebbe il momento, considerando i buoni uffici con il Governo nazionale di cui il governatore Occhiuto ha parlato durante la scorsa seduta di Consiglio regionale, di avviare, fin da subito, un’interlocuzione di tipo diverso che metta sul piatto le reali esigenze della Regione. A partire dal debito nella sanità, accumulato durante la gestione dei commissari inviati da Roma e che non può ricadere sulle spalle dei calabresi. Passando, poi, per tutte le altre emergenze che la Calabria da sola non può risolvere. La nostra Regione deve diventare una questione di interesse nazionale. Per arrivare alle riforme strutturali che servono alla Regione serve un atteggiamento diverso. Come gruppo Pd lo abbiamo detto anche in occasione dell’approvazione della legge che ha istituito l’Azienda Zero per la governance della sanità calabrese. Non servono nuovi organismi alla Calabria, come l’annunciata Agenzia che insieme al Ministero per la Coesione dovrebbe aiutare la Regione nella programmazione della spesa comunitaria. Alla Calabria serve coraggio nelle scelte e una visione chiara di ciò che si vuole realizzare nei prossimi anni. E questo coraggio, purtroppo, non lo abbiamo ritrovato né all’interno delle linee programmatiche, né all’interno del bilancio di previsione”.

Il capogruppo del Pd Irto: “il centrodestra ha bocciato l’emendamento volto ad aumentare la partecipazione alle Scuole di Specializzazione Medica”

“In accordo con gli altri consiglieri del gruppo del Pd ho presentato una proposta emendativa al bilancio di previsione per incrementare il finanziamento del numero dei contratti di formazione per il concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione Medica, una norma di attenzione verso gli operatori del comparto sanità che il centrodestra, però, ha inspiegabilmente voluto bocciare”. Ad affermarlo è consigliere regionale del Pd Nicola Irto a margine della seduta di Consiglio regionale. “L’emendamento – spiega ancora Irto – si proponeva di fare fronte alla carenza di medici operanti sul territorio regionale, atteso anche il maggiore fabbisogno di prestazioni sanitarie scaturito dallo stato di emergenza nazionale per l’epidemia di Covid-19. Un segnale concreto di attenzione a quanti operano nelle strutture sanitarie calabresi in condizioni spesso assai difficili e che si trovano, anche in questi giorni, a fronteggiare un’emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova la stessa tenuta dei nostri ospedali. Si trattava di un atto doveroso in un momento così difficile che il governo di centrodestra, dimostrando totale insensibilità al tema, ha inteso bocciare”.

Il consigliere regionale del Pd Mammoliti: “la maggioranza si vergogni per avere detto no alla ricognizione del precariato calabrese”

 “Una vergogna. La maggioranza ha perso un’occasione per dare una prospettiva occupazionale ai tanti lavoratori precari che da anni garantiscono servizi fondamentali per rendere esigibili i diritti di cittadinanza e a tantissimi inoccupati calabresi”. Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti dopo la bocciatura di un emendamento alla legge n. 13/12 sulla storicizzazione del precariato storico della Regione Calabria. “Gli appelli al senso di responsabilità arrivati della maggioranza sono privi di significato, semplicemente delle frasi di circostanza da parte del presidente Occhiuto. Senza guardare al merito della modifica, la maggioranza ha così deciso di respingere un emendamento che prevedeva sostanzialmente una ricognizione da parte del governo regionale sull’insieme del precariato calabrese. La maggioranza – dice ancora Mammoliti – ha dimostrato faziosità e mancanza di lucidità politica manifestando oltre che un vetusto arroccamento anche una evidente contraddizione rispetto alle linee programmatiche del Presidente Occhiuto che aveva, senza a questo punto la necessaria credibilità, sostenuto di voler assorbire gli attuali bacini di precariato. Continuerò la battaglia all’interno e all’esterno del Consiglio insieme al gruppo Pd calabrese per favorire l’elaborazione di un vero e organico Piano straordinario del lavoro”.

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