Reggina, Baroni: “La mia esclamazione dopo la notizia dello stop? Non la posso dire…”

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Le parole dell’allenatore della Reggina Marco Baroni sullo stop al campionato, sulla situazione Covid in casa amaranto e sull’infermeria

“La mia esclamazione dopo la notizia dello stop? Non la posso dire…”. La prende con filosofia l’allenatore della Reggina Marco Baroni. Il tecnico fiorentino, intervenuto telefonicamente a “Tutti Figli di Gallo”, sui canali ufficiali del club, ha parlato della situazione attuale in casa amaranto, tra sosta, allenamenti insoliti per seguire il protocollo dopo i casi Covid e infermeria: “Abbiamo dovuto modificare il nostro lavoro – dice – dividendo il gruppo in due orari diversi, con degli allenamenti distanziati. Stiamo cercando di contenere, ma siamo speranzosi che non si creino altre situazioni”.

Sullo stop e sulle quattro partite in dieci giorni: “Avevamo da scalare una montagna, che ora si è fatta un po’ più ripida, ma questo non deve rallentare la nostra voglia e tenacia. Sono situazioni che non aiutano ma io sono abituato a prendere il toro per le corna, a vedere la realtà e ad affrontarla a testa alta. Per le prime due partite occorrerà una strategia, ma serve vivere di gara in gara. Questo momento di attesa deve essere funzionale a mettere dentro qualcosa, serve ancora più attenzione. La prima partita ce la giochiamo con questa situazione un po’ così, ma stiamo lavorando tutti i giorni. Avremo due giorni di stop nel weekend per recuperare i carichi di lavoro di questa settimana e prepararne una tipo la prossima. Il senso di questo stop è per garantire la regolarità, se vogliamo dare un senso, Empoli-Chievo deve essere recuperata prima. L’1 maggio dobbiamo arrivare tutti con lo stesso numero di gare giocate”.

Poi il punto sull’infermeria: Loiacono è uscito anzitempo solo perché non aveva giocato nelle ultime partite, ha avuto un po’ di affaticamento su un flessore ma ora sta bene. Stavropoulos era stato lasciato fuori precauzionalmente per un risentimento all’adduttore, gli ho chiesto come stava prima di mandarlo dentro sabato. Dalle Mura ha avuto solo un virus intestinale che lo ha tenuto due giorni a casa, aveva perso un po’ di liquidi e di peso ma ora ha recuperato. Per Kingsley siamo in attesa, il giocatore sta lavorando, sia per lui che per Micovschi si potrà vedere in caso di prosieguo della stagione (playoff, ndr)”.

Infine, solita riflessione su Menez, per cui Baroni rimane della stessa posizione: “Se c’è un giocatore che mi fa vincere le partite io vado a fargli la spesa e a rimboccargli le coperte. Dipende da lui. Qualsiasi risorsa in questo momento diventa utile, figurarsi la sua”.

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