Elezioni comunali Reggio Calabria, Minnella (Fiamma Tricolore): “brogli sono una ipotesi, che Klaus Davi sia stato fatto fuori dal consiglio comunale una certezza”

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Elezioni comunali Reggio Calabria, Minnella: “Ha ragione Klaus Davi quando afferma che quanto accaduto è roba da terzo mondo e anche peggio: in 20 anni di elezioni e rappresentante di lista non avevo mai assistito a scene del genere”

“In merito alle notizie trapelate negli ultimi giorni e riguardanti i probabili brogli avvenuti durante le elezioni comunali di Reggio Calabria avevamo già in quei giorni sollevato forti dubbi riguardo l’inaspettata affluenza alle urne, le matite cancellabili (che porteranno in una sezione ad annullare il 20% dei voti!) e diversi strani movimenti”. E’ quanto scrive in una nota Giuseppe Minnella, candidato alle elezioni e Portavoce Provinciale della Federazione di Reggio Calabria del Movimento Fiamma Tricolore. “Senza voler entrare nel merito delle giornate del voto, 20 e 21 settembre -prosegue- in cui più volte ci è stata segnalata la presenza di candidati, consiglieri comunali, assessori e relativi famigliari sull’uscio di ogni seggio elettorale, è proprio la giornata del 22 settembre, quella dello spoglio, che più ha destato scandalo essendo avvenuto di tutto in diverse sezioni elettorali: spoglio operato dai presidenti a “porte chiuse” inibendo l’accesso ai rappresentanti di lista, mancato utilizzo del manuale del ministero per l’assegnazione dei voti, verbali discordanti, voti annullati senza reale motivo. Della sezione 212 di Arangea posso riportare la mia diretta esperienza come rappresentante di lista avendo sostato ininterrottamente dalle 9 del mattino, ora di inizio dello spoglio fino alle 17.30 quando le operazioni si sono effettivamente concluse. Ebbene, in quella sezione erano circa cinquanta le schede dichiarate nulle in un primo momento, senza apporre però bollo e firma. Alla fine risulteranno appena una quindicina avendo richiesto personalmente (e dovuto più volte insistere) che per ciascun voto “dubbio” fosse adottato lo schema proposto dal ministero. Di quelle schede, che sarebbero state annullate, almeno la metà riguardavano voti alla lista di Klaus Davi e quindi effettivamente recuperate per il mio intervento. Ciliegina sulla torta? In quella sezione dove il sottoscritto sosta per 8 ore e mezza e aveva ricevuto 3 voti nel verbale ne vengono comunicati ZERO. Poco male: non avrebbero certamente i numeri della Fiamma Tricolore cambiato il risultato ma se anche per le altre liste è accaduta la stessa cosa a quali brogli o errori macroscopici ci troveremmo di fronte? Ha dunque ragione Klaus Davi quando afferma che quanto accaduto è roba da terzo mondo e anche peggio: in 20 anni di elezioni e rappresentante di lista non avevo mai assistito a scene del genere e a veri e propri tentativi di aggressione sedati dall’intervento delle forze dell’ordine. Quanto scrivo è accaduto alla presenza dei rappresentanti della lista “RESET” e “Per Reggio città metropolitana” che come me sono rimasti presenti tutto il tempo allo spoglio. Vorrei infine far notare che ad oggi, a quasi due mesi dal voto, non sono riportati sul sito del comune né sono stati a noi notificati in quanto movimento presente alla competizione, i risultati elettorali definitivi (quelli sul sito del comune sono fermi al 25 settembre e non sono ufficiali) riguardanti le ultime sezioni di cui non si conoscono ad oggi le preferenze. Per tale motivo, avendo ricevuto testimonianze da più seggi di errori simili e “voti scomparsi” decidevamo, insieme alle liste della nostra coalizione, di presentare istanza alla commissione elettorale in data 25 settembre con cui richiedevamo alla commissione elettorale il riconteggio dei voti. In data 21 ottobre ricevevamo dal tribunale il rigetto della richiesta non competendo alla commissione tale compito. Pertanto ci sentiamo di affermare con assoluta certezza che quanto dichiarato da Klaus Davi corrisponde al vero avendo riscontrato irregolarità in tantissimi seggi dei quali vorremmo sia fatta luce, tra l’altro, sulle modalità di nomina di presidenti e scrutatori sui quali sono stati sollevati tantissimi dubbi riguardo all’effettiva correttezza”, conclude la nota.

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