Il cantante Domenico Modugno si esibì in uno straordinario concerto a Scilla nel 1981
Domenico Modugno nacque a Polignano a Mare il 9 gennaio 1928 da Vito Cosimo Modugno e Pasqua Lorusso e sin da piccolo in famiglia viene chiamato “Mimì”. Durante l’adolescenza impara a suonare la chitarra e la fisarmonica, grazie agli insegnamenti del padre mentre nel 1945 compone le sue due prime canzoni e nel frattempo frequenta l’Istituto di Ragioneria a Lecce. Nel 1949, dopo il servizio militare a Bologna, ritorna al paese e si lascia crescere i baffi e si esibisce come suonatore di fisarmonica. Ma presto decide di andare a Roma, dove vince un concorso per attori dilettanti che gli consente di iscriversi alla Scuola per attori del Centro Sperimentale di Cinematografia. Qui conosce una giovane aspirante attrice siciliana, Franca Gandolfi, che diventerà poi sua moglie nel 1955 e avrà tre figli. Ottenuto l’Attestato del Centro Sperimentale nel 1953, continuò a fare la comparsa in alcuni film e a esibirsi come musicista alla radio. Alla fine del 1953 Modugno ottenne un contratto discografico con la RCA Italiana, per la quale cominciò a pubblicare i primi dischi, con canzoni composte in dialetto salentino e siciliano, per i quali si ispira al folklore di queste due regioni con brani che verranno riscoperti in seguito, come “La donna riccia”, “La sveglietta”, “Lu pisci spada” e “Vecchio frac”. Diviene uno dei protagonisti della musica leggera italiana e internazionale quando, con “Nel blu dipinto di blu”, trionfa al Festival di Sanremo del 1958 insieme con Johnny Dorelli. La fortuna della canzone è dovuta oltre al testo e all’arrangiamento melodico, alla interpretazione di Modugno che, durante l’esibizione, accompagna con la mimica la sua voce per arrivare, nel celebre ritornello, a una liberatoria apertura delle braccia. Si esibisce al Ed Sullivan Show, il programma televisivo più popolare degli Stati Uniti, e poi comincia un lungo tour che tocca, tra le tante città, Boston, Buffalo, Los Angeles e New York e in questo frangente venne soprannominato “Mister Volare”. Con la canzone “Piove”, meglio conosciuta col nome di “Ciao ciao bambina” ripete il trionfo della precedente, vincendo il suo secondo Festival di Sanremo del 1959. Vinse altri due Festival nel 1962 in coppia con Claudio Villa con “Addio… addio” e nel 1966 con “Dio, come ti amo” assieme a Gigliola Cinquetti.
Enrico Pescatore