Dopo l’importante prima pagina e copertina del magazine dedicata dal Financial Times a Giuseppe Antoci, a novembre dello scorso anno, arrivano adesso importanti copertine di due altri primari quotidiani Olandese e Belga.
Lo Standaard.be di Bruxelles gli dedica la prima pagina e le 4 pagine centrali mentre l’NRC Handelsblad di Amsterdam dedica all’ex presidente del Parco dei Nebrodi, oggi Presidente Onorario della Fondazione Caponnetto, la copertina e le due pagine centrali del quotidiano.
Fra gli altri viene anche intervistato Umberto Santino, uno dei massimi studiosi a livello internazionale di questioni concernenti i poteri criminali, i mercati illegali, i rapporti tra economia, politica e criminalità. “I mafiosi non hanno solo lavorato attraverso quel complesso sistema di sussidi europei ma hanno unito le forze con politici e professionisti, come ragionieri e notai, in breve la borghesia mafiosa” – afferma Santino nella sua casa di Palermo, che è stata trasformata in un impressionante centro di documentazione mafiosa.

E l’NCR Handelsblad di Amsterdam racconta anche dell’importante operazione Antimafia del 15 gennaio che ha portato all’arresto di 94 persone in 151 aziende agricole sequestrate. “Il Procuratore Maurizio De Lucia ha dichiarato dopo l’operazione – scrive il quotidiano olandese che ha intervistato il Magistrato – che sono circa 10 milioni di euro i sussidi agricoli dell’UE che sono stati incassati dalle famiglie mafiose. Non è chiaro se quel denaro possa ancora essere recuperato, poiché è stato incanalato su conti a Malta, Romania, Bulgaria e Lituania, tra gli altri. Quando Antoci introdusse rigide regole per le concessioni di terreni agricoli nel Parco, secondo il magistrato, attraversò gli interessi della mafia”.
Antoci, come sempre, tiene profilo basso e dichiara alla giornalista belga Inee Rox: “Ammetto di avere paura ogni giorno – afferma Antoci – non sono un eroe e non voglio diventarlo. L’Italia non ha bisogno di eroi, ma di normalità. Sono un uomo normale, un persona che ha fatto solo il suo dovere”.
Ma intanto mentre lui vive con la paura e senza più libertà, si continua a raccontare, anche fuori dall’Italia, una bella storia di normalità e soprattutto un’importante vittoria dello Stato Italiano contro la mafia.
