Reggio Calabria, l’area archeologica di Lazzaro abbandonata all’incuria: appello al Ministro Franceschini
“Visto il disinteresse verso i contesti archeologici di Lazzaro, cui è stato riconosciuto importante interesse, e che sono tra i più importanti ad oggi noti nell’area comunale di Motta SG, siamo stati costretti a scrivere al Ministro per i Beni e le attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, rappresentando quanto di seguito“- a raccontarlo è Vincenzo Crea, Referente unico dell’Ancadic e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.
“In riferimento a quanto già più volte segnalato da questa associazione ai vari Enti competenti tra cui codesto Ministero, preme ribadire ancora una volta sperando che sia l’ultima anche se dubitiamo fortemente, lo stato di totale degrado e abbandono in cui versa l’area archeologica di Lazzaro del Comune di Motta San Giovanni.
Un’area- aggiunge Crea– sicuramente importante come già sottolineato dal Segretario Particolare del Ministro del tempo dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con nota del 26/08/2014, nonostante tutto però, come diceva Macchiavelli “la storia si ripete” perché l’uomo è sempre lo stesso. Infatti chi è preposto alla tutela, alla salvaguardia e alla cura di questo Bene sembra proprio non interessarsi minimamente. Invero, l’area in questione è ricoperta quasi interamente da erbacce di ogni tipo, una vegetazione arbustiva cresciuta che ha distrutto sicuramente il geotessuto con l’argilla espansa che doveva proteggere gli Ambienti mosaicati e una parte dell’illuminazione ormai obsoleta è caduta nei siti poiché abbandonata alle intemperie del tempo. Questa è la sintesi della triste situazione in cui versa l’area archeologica del centro urbano di Lazzaro; quella stessa area archeologica che custodisce i ruderi della villa romana che secondo alcuni studi ospitò Marco Tullio Cicerone, il quale sicuramente davanti a questo stato di cose si starà rivoltando nella tomba.