Reggio Calabria, la Commissione Pari Opportunità della Città Metropolitana: “sia consegnato alla storia questo giorno che vede la Città Metropolitana assumere la volontà di costituirsi parte civile nel procedimento penale per il grave fatto di violenza che ha coinvolto Maria Antonietta Rositani”
“Sia consegnato alla storia questo giorno importante che vede la Città Metropolitana e il Comune di Reggio Calabria assumere la volontà di costituirsi parte civile nel procedimento penale per il grave fatto di violenza che ha coinvolto Maria Antonietta Rositani, nostra concittadina arsa viva dalle fiamme dell’umana malvagità. Una scelta encomiabile, quella dell’Amministrazione Falcomatà, di affiancare Maria Antonietta nelle aule dei tribunali perchè, pur apparendo la violenza sulle donne anzitutto come problema di pertinenza della giustizia penale, irrefutabile è la certezza di essere dinanzi un fenomeno che costituisce un profondo vulnus per l’intera collettività“. E’ quanto scrive in una nota la Commissione Pari Opportunità della Città Metropolitana di Reggio Calabria composta da Laura Bertullo, Giusy Massara, Giada Porretta, Emanuela Barreca, Bruna Falcone, Chiara Chirico, Domenica Battaglia, Gabriella Porpiglia, Maria Sofia Guerrera, Laura Nicolò, Daniela Nucara, Rita Leuzzo, Antonella Surfaro, Annunziata Saladino, Maria Lucia Alì, Emanuela De Vito, Mirella Martino. “Lo abbiamo detto tante volte – prosegue la nota- e non ci stancheremo di ribadirlo: la violenza di genere è un grave problema di salute pubblica che incide direttamente sulle vittime ma anche, indirettamente, sul benessere sociale e culturale dell’intera popolazione. Spieghiamo così, e con fierezza sosteniamo, l’interesse delle nostre Istituzioni e della comunità tutta, a voler varcare la soglia delle aule di giustizia in cui si affronterà il processo di Maria Antonietta, un’azione di valore rimarchevole che vedrà la nostra città stringere lei, e idealmente tutte le vittime di violenza, in un abbraccio protettivo, perchè nessuna donna debba temere di essere lasciata sola proprio nel luogo dove chiede l’affermazione della penale responsabilità del suo aguzzino. Come rappresentanti di questa Commissione abbiamo lavorato incessantemente per mantenere alto l’interesse della comunità verso la triste storia di Maria Antonietta, sin dai primi istanti dal grave fatto di violenza le abbiamo offerto la nostra vicinanza stimolando l’immediata indignazione dei cittadini di Reggio Calabria che, in suo nome e per amor suo, hanno riempito più di una volta le strade del centro.
Nell’humus della Convenzio