“Le organizzazioni sindacali unitamente a tutti i lavoratori Hitachi Rail Spa di Reggio Calabria, esprimo un totale dissenso e denunciano il mancato accreditamento da parte dell’INPS centrale a voler versare i giusti contributi, che per legge toccano ad ognuno di noi, dopo aver espletato tutti le procedure per ottenere tale beneficio, per essere stati esposti per lunghi periodi alle lavorazioni del materiale friabile e allo smaltimento dei tetti, questo passaggio permette a dei lavoratori a poter andare in pensione anticipatamente”. Lo affermano in una nota le organizzazioni Sindacali FIM FIOM UILM FISMIC UGL.
“Chiediamo alle istituzioni Reggine e Calabresi di volersi fare carico della nostra vicenda ed istituire un tavolo Nazionale con gli attori interessati per accelerare e definire il processo che dura da troppo tempo. Più volte queste organizzazioni sindacali con telefonate in segreteria ed E-Mail hanno cercato di coinvolgere l’unica deputata Reggina,senza mai da parte sua dare nessuna risposta. Confidiamo, per evitare un movimento sindacale che ci porterà a manifestare duramente contro chi ci nega i diritti già sanciti dalla legge, ad un interessamento totale da parte degli interessati”.
“Articolo 1, comma 246, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, concernente i benefici previdenziali per i lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario”.
“SOMMARIO: Dal 1° gennaio 2018 viene riconosciuto ai lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario, che hanno svolto operazioni di bonifica dall’amianto senza essere dotati degli adeguati equipaggiamenti di protezione individuale contro l’esposizione alle fibre di amianto, il medesimo beneficio previdenziale previsto per i lavoratori che siano stati esposti all’amianto per un periodo superiore a dieci anni, di cui all’articolo 13, comma 8, della legge 27 marzo 1992, n. 257”.
“Da parte nostra, siamo sicuri che l’interessamento alla questione e totale da parte di tutti e che a breve verremo contattati, per definire un incontro al Ministero”.
