Don Pasqualino dal canto suo faceva il possibile per avvicinare sempre più giovani alla sua chiesa. Già molti adolescenti e giovani adulti, di entrambi i sessi, frequentavano la chiesa, se non altro perché era l’unico posto dove potersi ritrovare, scambiare uno sguardo, e magari anche trovare l’amore. Ma don Pasqualino continuava sempre la sua pesca ed ogni anno invitava i bambini, di quarta elementare, ad iscriversi al Catechismo e frequentare la Santa Messa domenicale. Ma non sempre aveva successo. Non sempre dopo la Santa Comunione i bambini tornavano a frequentare la Messa.
Per noi bambini del paese i dolci non erano un alimento quotidiano e nemmeno domenicale e nemmeno delle grandi occasioni, almeno che non ci fosse qualche matrimonio.
Quell’anno don Pasqualino introdusse una novità. Il Catechismo si teneva la mattina di domenica, un’ora prima della Messa, poi tutti in chiesa, ed alla fine della Messa: “gallette con marmellata per tutti”!
Erano buonissime, abbinavano quel giusto tocco di salato con l’acre della marmellata di arance, prodotta in zollette da una notissima fabbrica di Locri.
Compresi subito che mio zio prete aveva, come sempre, ragione …. Il Concilio aveva portato i dolci per tutti!