
L’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis ha visitato nel pomeriggio gli spazi del Museo Interdisciplinare Regionale di Messina (MuMe), appena riconsegnati alla città nella loro reale dimensione: 4700 mq di superficie espositiva con 750 opere e un parco museale di mezzo ettaro che ospita beni architettonici e monumentali salvati dal terremoto del 1908.
Nella sua visita al museo – effettuata in via eccezionale, poiché oggi la struttura è chiusa per riposo settimanale come ogni lunedì – l’insigne accademico (per anni direttore della prestigiosa Scuola Normale Superiore di Pisa), accompagnato dall’assessore del Comune di Messina, ing. Sergio De Cola, è stato accolto dalla direttrice Caterina Di Giacomo che ha guidato e illustrato il percorso affiancata dai dirigenti Grazia Musolino e Rosario Vilardo.
Settis, che nel 2014 aveva conosciuto una parte della collezione esposta nella sede storica della Filanda, non ha nascosto il suo stupore dinanzi al nuovo e ampio percorso espositivo del MuMe, con opere che vanno dall’archeologia e fino alle soglie del ventesimo secolo. “Sensazionale – ha più volte ripetuto lo studioso – un museo di grande statura che finalmente rappresenta l’importanza e la grandezza della città di Messina”.
INFO: Il MuMe è aperto dal martedì al sabato dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30); domenica e festivi 9-13 (ultimo ingresso 12.30). Lunedì chiuso. Biglietti: intero 8 euro, ridotto 4. Ingresso gratuito la prima domenica del mese. La Biblioteca è consultabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.30.
