
Il copione, secondo la tipica modalità di EsosTheatre, è un patchwork di stralci di cronaca, testi inediti scritti dagli stessi performer, classici e saggi (tra gli altri, “Gesù, figlio dell’uomo” di K. Gibran, “Processo a Gesù” di D. Fabbri, “Il maestro e Margherita” di M. Bulgakov, le due “inchieste” su Gesù e su Maria di C. Augias, “La buona novella” di F. De André). La colonna sonora propone, assieme alle suggestioni musicali del repertorio Esoscheletri, anche nuove reinvenzioni, da Battisti ai Carmina Burana, mentre i movimenti scenici, che partono dalla “deframmentazione”, compongono vere e proprie “tappe coreografiche”. Dietro le quinte, Sasà Neri è alla regia e alla direzione drammaturgica, aiuto regia è Margherita Frisone e assistente regia è Chiara Caravella, la direzione musicale è di Agnese Carrubba, le coreografie sono di Claudia Bertuccelli. Danilo Auditore è al service audio-luci, Simone Lo Presti è tecnico del suono e Giusy Ruggeri è amministratore di compagnia. EsosTheatre, il Teatro degli Esoscheletri, è teatro performativo di ricerca. E’ basato sul format “Esoscheletri”, ideato e sviluppato dal regista Sasà Neri. Gli “Esoscheletri” sono performer che recitano, cantano, danzano e suonano a contatto diretto con gli spettatori, interpretando contemporaneamente un personaggio e un “io” di riferimento. I costumi di scena e il make up sono realizzati dagli stessi artisti come esito di un percorso di consapevolezza e creatività. Le performance EsosTheatre trattano tematiche ampie e scelgono sempre un punto di vista inusuale. I copioni sono miscellanee di testi. Spesso gli “Esoscheletri” usano lingue arcaiche mescolate all’italiano e all’inglese. I mash up inglobano, tra l’altro, rock, musica etnica, pop, jazz. L’obiettivo è indagare l’essere umano grazie all’evocazione e alla suggestione. Lo slogan è: noi siamo il tuo racconto. La frase-chiave è: non si va a vedere una performance EsosTheatre, si va a viverla. EsosTheatre ha sede a Messina (Italia), dove è nato nel 2011.
