Dopo l’annuncio dell’apertura di un hotspot a Messina la giunta Accorinti si mobilita per dire no ad un modello di accoglienza emergenziale

Dopo l’annuncio dei scorsi giorni del capo della Polizia Franco Gabrielli all’apertura di un hotspot a Messina, si è levato un coro di proteste da parte di tutti i rappresentanti della città. Un no convinto viene anche dalla giunta Accorinti, che dichiara: “Nelle interlocuzioni con le istituzioni, la giunta ha sempre ricevuto rassicurazioni circa l’indisponibilità ad accogliere un hotspot, in quanto provocherebbe una significativa lacerazione nell’impegno fino ad oggi messo in campo verso una prima e una seconda accoglienza fondata sul riconoscimento dei diritti di cittadinanza. Pertanto, così come la tendopoli fin dal primo momento è stata osteggiata, allo stesso tempo, oggi, qualora l’ipotesi di un hotspot dovesse diventare percorribile, l’amministrazione ancora una volta rifiuta questo modello e ribadisce il proprio no“. Tuttavia, sebbene l’assessore Nina Santisi abbia già invitato le forze sociali contrarie all’hotspot ad unirsi alla voce no, a detta del Comune le ipotesi di apertura di un centro di prima accoglienza al momento non avrebbero riscontri: “Le interlocuzioni sono sempre state intrattenute con il Dipartimento per le libertà civili del ministero dell’Interno e con la locale prefettura, da cui ad oggi non sono giunte notizie circa l’apertura di un hotspot nella nostra città“.