Per la Cisl di Messina il Parco dei Nebrodi è tagliato fuori dal sistema di trasporto e comunicazione esistente
Il referente zonale della Cisl ritorna, quindi, sulla notizia diffusa nei giorni scorsi dagli organi di informazione secondo la quale ci sarebbero imprenditori indiani interessati a realizzare un aeroporto nella Valle del Mela. «Se risponde a vero – sottolinea – l’intera classe dirigente della nostra provincia ha il dovere morale di mobilitarsi per verificare la sostenibilità dell’iniziativa, ponendo in essere ogni atto concreto per incoraggiare quelle imprese straniere ad investire nella nostra zona, evitando che ancora una volta, tra lungaggini e cavilli burocratici anche questi potenziali investitori non siano condotti all’esasperazione e costretti ad abbandonare i loro progetti». Il pensiero va alla vicenda dell’Aeroporto di Torrenova che a suo tempo ha visto insieme partner pubblici e privati nella costituzione della SAE (Società per l’Aeroporto delle Eolie) e si è conclusa con un nulla di fatto. «Quell’aerostazione – ricorda Caruso – avrebbe fatto uscire il territorio dei Nebrodi dall’emarginazione economica ma è stata definitivamente seppellita anche per il mancato inserimento nel Piano regionale dei trasporti». Per la Cisl nebroidea la posta in palio è troppo alta. «Oggi – continua – un’infrastruttura come l’aeroporto, assume un valore strategico ancora più elevato non solo perché anche i cittadini della nostra zona, come avviene nel resto dell’Italia, hanno il sacrosanto diritto di muoversi con facilità e liberamente, ma anche perché la costruzione di un’opera come questa, produrrà occupazione, direttamente e nell’indotto, e sarà uno strumento al sevizio delle imprese, che a loro volta avvieranno diverse forme di sviluppo, non solo dei Nebrodi, ma di una macroarea che si colloca parzialmente anche nelle province di Enna e di Palermo».