Il nostro territorio, come è noto, rappresenta uno straordinario “bottleneck” del Mediterraneo, nonché uno dei più importanti siti mondiali per la migrazione post-riproduttiva dei rapaci e dei grandi veleggiatori, come le cicogne. Va sottolineato che il Parco Nazionale dell’Aspromonte, nell’ottica di trasferire le esperienze maturate nel campo della tutela della biodiversità, trasmette quotidianamente i dati relativi al flusso migratorio alle Autorità di Malta, dove, ancora oggi, purtroppo, persiste il fenomeno del bracconaggio. Tale scambio di informazioni rientra nel quadro di una collaborazione tra il Parco, Legambiente e il Governo Maltese, voluta dal Presidente Giuseppe Bombino. “L’avvistamento dell’Aquila imperiale “Sissi” – ha spiegato il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino – è il risultato dell’azione coordinata tra il nostro Ufficio per la Biodiversità e gli esperti impegnati in campo nelle attività di monitoraggio, la cui professionalità contribuisce ad accrescere il ruolo del Parco Nazionale d’Aspromonte nel panorama internazionale. Un particolare ringraziamento – ha concluso il Presidente Bombino – è rivolto al Direttore Sergio Tralongo, che ha recentemente assunto il ruolo di coordinamento tecnico e operativo delle complesse attività di valorizzazione della biodiversità che l’Ente Parco ha in essere sul vasto territorio aspromontano”.
Il volo di “Sissi” nei cieli d’Aspromonte
StrettoWeb