Reggio Calabria, arrestato Ernesto Fazzalari: era il 2° latitante più pericoloso d’Italia dopo Matteo Messina Denaro

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Reggio Calabria, storica operazione dei Carabinieri: arrestato dopo 20 anni di latitanza il boss Ernesto Fazzalari, si nascondeva a Monte Trepitò, frazione di Molochio

foto fazzalariNelle prime ore di oggi 26 giugno 2016, in Molochio (RC) frazione Monte Trepitò, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria, collaborati da operatori del Gruppo Intervento Speciale e dello Squadrone Cacciatori Calabria, a conclusione di articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordine di carcerazione a seguito di condanna all’ergastolo, FAZZALARI Ernesto, 46 anni, per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, porto e detenzione illegale di armi ed altro. Lo stesso è il secondo dei ricercati per importanza e pericolosità dopo Matteo MESSINA DENARO.

carabinieriPrevenuto, latitante di massima pericolosità inserito nel programma speciale di ricerca, irreperibile dal giugno 1996 allorquando si sottraeva all’arresto nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “TAURUS”, veniva individuato all’interno di un’abitazione in complesso di caseggiati a ridosso di impervia area aspromontana.  Il FAZZALARI, ritenuto elemento di vertice dell’articolazione territoriale della ‘ndrangheta operante prevalentemente in Taurianova, Amato e San Martino di Taurianova e con ramificazioni in tutta la provincia ed in altre in ambito nazionale, sorpreso nel cuore della notte, non ha opposto resistenza e, subito dopo l’irruzione degli operatori del GIS, forniva le proprie generalità lasciandosi ammanettare.

carabinieriNel corso della successiva perquisizione veniva rinvenuta una pistola con il relativo munizionamento, nonché altro materiale ritenuto di interesse e suscettibile di ulteriori approfondimenti investigativi. All’interno dell’abitazione, al momento dell’irruzione, era presente anche una donna, di anni 41, che è stata tratta in arresto per i reati di procurata inosservanza di pena, concorso in detenzione di arma comune da sparo e ricettazione.

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