
Lo sottolinea una nota di Amadeus, leader nella distribuzione e fornitore di avanzate tecnologie per l’industria globale dei viaggi e del turismo. “La trasformazione digitale -commenta Francesca Benati, ad e direttore generale di Amadeus Italia- va avanti aprendo nuove opportunità e sfide al mercato del travel e tutti gli attori della filiera si stanno attrezzando per coglierla. Anche l’Italia si sta allineando e si prospetta uno dei Paesi più dinamici nei prossimi anni. Le nuove strategie legate al mobile indirizzano la crescita dell’online e spostano la sfida su nuovi modelli di business, cambiando le ‘regole dell’attrazione’, particolarmente efficaci verso la generazione del Millennials. Un ambiente ‘fully mobile optimised’ è pertanto un must”.
L’Italia rappresenta l’8%, pari a 21,1 miliardi di euro, del mercato europeo, ma, se ci fermiamo a confrontare il solo mercato via web, il contributo italiano scende al 6,3% (7,9 miliardi su un totale di 117,1 miliardi). Un dato spiegato dalla minor penetrazione del mercato online nel settore: in Italia è attualmente circa il 38% rispetto al 47% della media europea.
Il mercato italiano sta risalendo dopo un periodo di contrazione, spiega Amadeus; la somma di canali online e tradizionali fa infatti registrare un +2% a valore con un sostanziale incremento di tutti i comparti: dal +4,6% dei tour operator al +3,7% del noleggio auto, dal +4% dei treni al +3% degli hotel.
Unico dato in controtendenza è quello delle compagnie aeree (-2,3%), giustificata però dalla crescita esponenziale dei vettori low cost (+46%). Questi operatori infatti sono in diretta concorrenza con le airlines tradizionali con un’offerta a prezzi mediamente inferiori, che influiscono negativamente sul dato aggregato.
Analizzando la sola quota online, a livello europeo le Ota rappresentano (e rappresenteranno) ancora la maggioranza, ma i canali di prenotazione diretta potranno guadagnare un punto percentuale da qui al 2017 grazie soprattutto a una decisa strategia sul canale online dei supplier diretti oltre a forti investimenti tecnologici a supporto di una migliorata user experience. Le agenzie di viaggio online in Europa hanno consolidato la propria posizione dominante, con una crescita del 16% sul 2014 e ricavi complessivi che hanno superato i 53 miliardi di euro un mercato che si conferma concentrato a favore dei grandi gruppi operanti a livello globale.
“Il mobile rappresenta senza dubbio – continua Benati – un mezzo capace di spostare gli equilibri del mercato nel prossimo futuro, soprattutto a favore delle Ota dal momento che l’approccio del consumatore è quello di rivolgersi prima a un sistema di confronto tariffe piuttosto che all’app proprietaria del fornitore preferito. Nel 2015 in Europa le prenotazioni via mobile hanno superato i 21 miliardi di euro a valore e nel giro di due anni si stima potranno superare i 35 miliardi”.
Il 20,8% dei possessori di smartphone in Italia accede almeno una volta al mese a servizi del mondo Travel (prenotazioni, recensioni, confronto tariffe), un dato che rappresenta addirittura oltre un quarto del totale (26%) se consideriamo solamente la fascia degli ‘young adults’ (18-24 anni).
Confrontando lo stesso dato con i principali paesi europei, l’accesso degli italiani a servizi Travel da smartphone risulta quasi doppio di quello fatto registrare in Germania (11,1%), Francia (11%) e Regno Unito (10,5%), e di un terzo superiore a quello della Spagna (15%). La maggior parte (13,2% dei possessori di smartphone) dichiara di accedere ai contenuti Travel tramite Mobile Browsing, che risulta in crescita rispetto al 2015. Crescita simile per le app, utilizzate dal 6% degli italiani possessori di smartphone, contro il 4,9% dei britannici, il 3,9% degli spagnoli, il 3,5% dei tedeschi e il 2,9% dei francesi. (ADNKRONOS)