
La CISL di Messina – Con Paola Zito – ha rafforzato la “convinzione che non si può prescindere dal comparto industriale che va anzi rilanciato con un piano di sviluppo serio e strategico, rispettoso dell’ambiente e del lavoro per il mantenimento di dignitosi livelli di reddito e occupazione. D’altro canto la diminuzione costante dei posti di lavoro “regolari” si lega anche alla diffusione di rapporti di lavoro “non regolari” e la CISL di Messina è stata ed è sempre in prima linea nel contrasto al lavoro nero, laddove si sollecitano gli organi preposti ad aumentare il numero dei controlli sulle aziende, numero ancora troppo esiguo per frenare la nuova diffusione del fenomeno”. “Ma insieme al sindacato anche le denunce dei lavoratori, contribuiscono a mettere le basi per debellare l’odiosa pratica del lavoro irregolare senza diritti e senza tutele”.
Franco Parisi, nelle sue conclusioni, ha voluto riprendere il tema della gestione idrica a Messina, dopo la recente emergenza, dicendo con chiarezza che “in tutti i territori della Sicilia la FEMCA ha posto e pone continuamente il problema della riforma dei servizi idrici in Sicilia mai davvero messa in atto. “Il non ripetersi delle emergenze può avvenire solo attraverso una gestione moderna del sistema idrico integrato che coniughi in modo efficiente ed economico l’approvvigionamento, la distribuzione e la depurazione e a Messina è necessario pensare prima di tutto pensare a questo piuttosto che forzare le condizioni per la creazione di una Multiservizi che oggi non appare certamente credibile, specialmente quando a doversi integrare sono aziende con ambiti così diversi come l’acqua e i rifiuti e con problemi di gestione ancora irrisolti”.