Omicidio Procopio: gli inquirenti indagano nella vita privata dell’uomo. Forse una vendetta?

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Procopio era noto alle forze dell’ordine per un piccolo episodio risalente al 2009, quando fu arrestato per furto di legname nel reggino. Al momento gli investigatori non escludono alcuna ipotesi circa il movente del delitto

OmicidioForse conosceva il suo assassino Pietro Procopio, il sessantenne boscaiolo ucciso oggi in una zona montuosa di Guardavalle, nel catanzarese. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri della Compagnia di Soverato, infatti, l’uomo, quando è stato raggiunto dalle fucilate, era fermo con la sua auto. Una delle ipotesi degli investigatori, dunque, è che Procopio sia stato fermato proprio da colui che gli ha sparato o, comunque, da qualcuno che era d’accordo col sicario. Tre i colpi di fucile caricato a pallettoni che sono stati sparati e che hanno raggiunto Procopio al petto ed al collo. Le indagini, intanto, in questa prima fase stanno puntando sulla vita privata della vittima. L’uomo non aveva precedenti penali di rilievo e non risulta fosse in contatto con ambienti della criminalità. Il movente, dunque, potrebbe essere una vendetta. Per questo i carabinieri stanno sentendo familiari e conoscenti per cercare di ricostruire la rete di conoscenze di Procopio ed accertare se vi possa essere qualcuno che era entrato in contrasto con lui.

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