Il gup di Reggio ha disposto il processo di fronte al giudice monocratico per gli ottantasette indagati del procedimento “Torno subito”, scaturito dall’inchiesta coordinata dal pm Antonella Crisafulli che ha stanato gli assenteisti del Comune di Reggio. Per l’accusa, sono tutti a vario titolo responsabili di aver truffato l’Ente, assentandosi dal lavoro pur risultando regolarmente in servizio, grazie a un collaudato sistema che permetteva loro “con artifizi e raggiri, consistiti nell’attestare la propria presenza sul luogo di lavoro tramite la timbratura del proprio cartellino marcatempo, poi allontanandosi senza giustificato motivo”, di procurarsi “un ingiusto profitto, consistito nella retribuzione ricevuta nelle giornate di assenza ingiustificata, con pari danno per l’ente locale”. Alcuni di loro – hanno registrato gli uomini della guardia di finanza – non dovevano neanche disturbarsi a timbrare il cartellino perche’ altri colleghi – piu’ mattinieri – lo avevano fatto per loro. Nell’aprile 2013 in diciassette erano finiti ai domiciliari, mentre altri settantotto erano stati denunciati a piede libero, ma adesso dovranno affrontare le accuse che sono a vario titolo loro contestate.
ECCO I NOMI:
Paolo Di Blasi, Angela Bonvino, Rosa Maria Antonuccio, Maria Pizzimenti, Salvatore Vazzana, Giuseppe Fortugno, Adelaide Primicino, Angelo Panzera, Natale Ateneo, Immacolata Ielo, Carmelina Gabriella Modafferi, Paolo Turiano, Beniamino Arco, Giovanni Raffaele Cutrupi, Consolato Erbi, Domenica Canale, Carmela Romeo, Manuela Crisalli, Lucia Minniti, Orsola Maria Capua, Domenico Squillace, Elena Martino, Giuseppe Spanti, Maria Angela Chirico, Clotilde Lagana’, Giancarlo C