“La mia presenza è però rivolta anche a conferire piena rappresentanza, in questa occasione, all’Ufficio del Pubblico Ministero, che è una istituzione dello Stato a sua volta deputata a dare attuazione alla potestà punitiva dello Stato mediante l’esercizio obbligatorio dell’azione penale, come dispone l’articolo 112 della nostra Carta Costituzionale, e ciò nel momento in cui questo Ufficio procede ad un atto di indubbia e straordinaria rilevanza pubblica, come è la raccolta della testimonianza del Capo dello Stato”.
“Testimonianza che si è ritenuta necessaria per l’accertamento dei fatti rilevanti in questo procedimento e che per questa ragione questo Ufficio ha chiesto e ottenuto dalla Corte l’autorizzazione alla sua assunzione. Vi è quindi piena consapevolezza da parte di questa Procura per la delicatezza istituzionale dell’atto che andiamo a svolgere, che peraltro è previsto dalla Legge del Codice di Procedura Penale, all’articolo 205, che ne regola anche le modalità. Accompagnato però dal massimo e deferente rispetto da parte nostra per le implicazioni e le prerogative di natura costituzionale che lo accompagna, oltre che ancora e soprattutto per la sua persona, ma accanto a ciò è ancora più forte da parte nostra l’aspirazione all’accertamento della verità per le vicende indubbiamente molto gravi che costituiscono materia di questo processo e a cui siamo certi che ella non vorrà far mancare il proprio rilevante contributo”.