“Prendiamo atto, con profondo rammarico, dello stallo delle procedure della stabilizzazione del personale precario. Infatti,l’Amministrazione anche in quest’ultimo incontro ha profondamente glissato in merito alla proposta rappresentata dalla UIL già nei precedenti incontri, che prevedeva la stabilizzazione di tutti i precari a 26 ore settimanali, la valorizzazione delle professionalità interne, nonché l’assunzione dei 32 vigili ex OPCM”. Lo scrivono in una nota il Segretario Aziendale e il Segretario Provinciale Emilio Di Stefano e Giuseppe Calapai.
“La UIL FPL, nel rispetto dei ruoli, ha sempre cercato il confronto, portando al tavolo delle trattative proposte e soluzioni concrete volte a tutelare i lavoratori nel rispetto dei rigidi vincoli legislativi, senza esitare a contrastare, soluzioni pasticciate, tecniche dilatorie nell’affrontare i gravi problemi professionali ed economici dei dipendenti tutti, soprattutto quelli del personale precario”.
“Questa organizzazione – si legge ancora nel documento – nel rispetto dei rigidi parametri delle norme legislative, nonché degli ulteriori vincoli autoimposti dal piano di riequilibrio approvato dal consiglio comunale, ha dimostrato concretamente come la stabilizzazione si può realizzare a 26 ore settimanali per tutti i lavoratori precari e non a 18 ore come viene sempre riproposto dall’Amministrazione con la poco credibile promessa di procedere all’integrazione oraria successivamente”.
“Il direttore Generale, in quest’ultimo incontro, alla presenza del dott. Di Leo, che dovrebbe essere il dirigente competente in materia, ha , ancora una volta, ripetuto, come un disco rotto, quanto già affermato nei precedenti incontri in merito al fabbisogno del personale triennale 2014/2016, e rimanendo fermo nella sua posizione, ha ribadito, quindi, la sola fattibilità di una stabilizzazione a 18.ore sett., senza fornire alcuna motivazione, in termini contabili e giuridici, che evidenziasse l’inapplicabilità della proposta UIL”.
“Solo alla fine dell’incontro, stimolato anche dalle richieste di alcune organizzazioni sindacali in merito alla fattibilità delle 26 ore sett., ha rinviato la definizione della concertazione all’ 8/10/2014.
Ormai il tavolo della concertazione si protrae, senza un nulla di fatto, da oltre 2 mesi!
I tatticismi dilatori posti in essere dall’amministrazione sono fin troppo chiari!
Questa Organizzazione sindacale non permetterà ancora che si perda tempo nel definire il processo di stabilizzazione in quanto la mancata assunzione dei suddetti provvedimenti entro tempi brevissimi potrebbe pregiudicare gli stessi rinnovi contrattuali del personale precario”.
“La posta in gioco per i predetti lavoratori è troppo alta! La UIL – concludono – convinta della bontà della propria proposta, anche al fine di evitare che rimanga oggetto di strumentalizzazione atta solo a giustificare i ritardi dell’amministrazione, preannuncia che non intende partecipare ad altri estenuanti incontri se l’amministrazione non trasmetterà, prima dell’ incontro dell’8/10/2014, una chiara e definitiva proposta da cui si evinca un stabilizzazione almeno a 26 ore settimanali”.