Messina, Camera di Commercio: continua a far discutere la riforma Renzi

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camera commercio messinaVenerdì 19 settembre 2014 presso la sala della consulta della Camere di Commercio di Messina, si è svolto l’incontro sulla riforma Renzi contenuta nel decreto-legge 24 giugno 2014, n.90 convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 Agosto 2014, n.114 (GU n.190 del 18-8-2014 – Suppl. Ordinario n. 70).

Tra le misure urgenti per la semplificazione, la trasparenza amministrativa e l’efficienza degli uffici giudiziari, aventi ad oggetto la citata riforma, hanno destato interesse quelle relative alle disposizioni normative per gli enti e gli organismi del sistema camerale. L’incontro è stato coordinato da Antonio Cogode del direttivo regionale della Lega Siciliana Autonomie Locali. Ha introdotto i lavori Rosario Ansaldo Patti della Segreteria Regionale della Lega Siciliana Autonomie, il quale, tra le lacune rilevate nelle disposizioni di riordino del sistema camerale, ha sottolineato come in Sicilia la riduzione dei diritti camerali, ormai stabilita dalla legge nazionale, può generare un pericolo per le finanze autoreferenziali delle CdC della regione. Ha ricordato, infatti, come i diritti camerali, incidono sui conti di gestione delle CdC siciliane e sui loro pensionati.

Si sono poi susseguiti gli interventi di: Giuseppe Campione, Presidente Governo Regionale Sicilia e Presidente CdC di Messina; Franco De Francesco, Commissario CdC di Messina; Carmelo Picciotto, Presidente Confcommercio; Giovanni Calabrò, Presidente Confesercenti; Alfredo Schipani, Presidente Ass. Industriali; Giuseppe Di Nicolò, Segretario Confederazione Nazionale Artigianato.

Sono apparse chiare ed evidenti a tutti gli intervenuti le preoccupazioni e le perplessità per le modifiche previste nella legge della Pa con le quali viene spinto il mondo camerale a riorganizzarsi e soprattutto a dimezzare il numero delle strutture operanti sul territorio siciliano e nazionale. Nessun dubbio, invece, sull’attuale livello di garanzia e di trasparenza che offrono le Camere di Commercio attraverso la gestione del registro delle imprese (unico archivio nazionale di questo tipo in Italia) e sull’efficienza dei servizi offerti che vanno dal supporto all’economie locali fino alla promozione della internazionalizzazione delle imprese, passando soprattutto per la gestione di importanti fiere settoriali. Ha concluso i lavori  Giovanni Ardizzone, Presidente Assemblea Regione Siciliana. “Il riordino del sistema camerale italiano è sottoposto attualmente ad un serrato esame da parte del governo siciliano, sia sotto l’aspetto politico che sotto quello organizzativo”, ha sottolineato il presidente Ardizzione aggiungendo che in Sicilia, prima di parlare di accorpamenti per le CdC, si dovrebbero definire le aeree metropolitane, i liberi consorzi ed i nuovi assetti territoriali. Chiaramente si auspica che nell’ipotesi di riduzione degli enti camerali, Messina potrà sempre svolgere un ruolo di primissimo piano insieme a Palermo e Catania.

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