Vacatello, che si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice, è accusato di tentata estorsione e rapina ai danni dell’imprenditore di Pizzo Calabro, Francesco Vinci, già testimone di giustizia nell’operazione anti-usura denominata “Ariete” scattata nell’aprile del 1997. In particolare, Vacatello, unitamente a Domenico Pardea, 46 anni, detto “U Ranisi”, di Pizzo (anche lui arrestato) si sarebbe fatto consegnare dall’imprenditore una somma di denaro da girare poi ad Eugenio Gentiluomo, 59 anni di Gioia Tauro, altro arrestato, che pretendeva la restituzione del denaro anticipato ad una donna di Taranto per il disbrigo di alcune pratiche necessarie per l’imbarco dei marittimi sulle navi.
Vibo Valentia, Gip convalida fermo per Antonio Vacatello
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