“Ho proposto di correggere i cartelloni posti fuori dai seggi in cui c’era scritto “ si può esprimere una sola preferenza, sbarrando il nome del candidato prescelto o il riquadro ad esso corrispondente. E l’italiano è italiano”.
Il professor Dugo ha voluto anche rilevare come “per diversi candidati sono state riscontrate modalità di espressione del voto diverse: unica barra obliqua o verticale; due barre; uno o due segni di croce- sia greca che latina-; un segno tondo o un segno di spunta sulla casella corrispondente al candidato o sul nome del candidato. Non c’è nessuno voto firmato per me – conclude Dugo – solo pensarlo mortifica l’intera Università”.