Nonostante la perdita dell’esperto centrale Agatino Chiavaro, per il presunto riacutizzarsi di uno strappo muscolare che l’aveva già costretto a lasciare il campo nella trasferta di Palazzolo, la linea difensiva del Messina, se pur con tre giovanissimi si è comportata egregiamente, concedendo davvero pochissimo. Caldore, Di Stefano e Caiazzo, guidati dall’esperto Ignoffo non hanno concesso nulla agli avversari ed hanno regalato un prestazione assolutamente sopra la sufficienza. Una nota va spesa anche per il giovane portiere Cuda, classe ’93, che non sta facendo rimpiangere per nulla l’assenza dell’estremo difensore ex Genoa, Lagomarsini.
Solo qualche settimana fa, il Messina era alla ricerca di equilibrio e continuità, adesso che i risultati tornano a far sorridere, è da sottolineare che oltre al cambio di modulo voluto da Catalano, chiamatelo 4-4-2, 4-3-2-1 o come vi pare, la vera forza di questa squadre è la difesa. Solido e roccioso, anche in assenza di pedine importanti, il reparto arretrato del Messina non prende gol da ben tre gare. Sembra elementare e scontato, ma in un campionato come la Serie D, disporre di una buona difesa vuol dire avere una grande squadra, i gol poi……come oggi, possono anche arrivare da un calcio piazzato, o da un’invenzione degli uomini di maggior talento, e fortunatamente in riva allo stretto il talento non manca.