
“E‘ davvero grave che un infermiere non sappia che l’omosessualità non è una malattia. Questo operatore che, per giunta, lavora nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale forse ignora quanto stabilì l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 17 maggio 1990: l’omosessualità è una ‘variante naturale della sessualità’, sottolineando quindi che essa non può in alcun modo essere associata al concetto di malattia“. Lo ha dichiarato Ignazio Marino, senatore Pd, a commento del caso di Reggio Calabria, “dove un ragazzo dopo aver subito aggressione omofoba è stato umiliato in ospedale“. “E’ evidente – ha detto Marino in una nota – che alla base delle affermazioni dell’infermiere non vi sono dati scientifici ma solo gravi pregiudizi. Per cui consiglio, per questo operatore, un corso di formazione immediato e urgente“.
“La brutale aggressione omofoba di Reggio Calabria aggiunge un nuovo capitolo alla piaga sociale dell’omofobia e della violenza di gruppo contro le persone omosessuali rendendo sempre più urgente l’approvazione di una legge contro l’omofobia come quelle in vigore da tempo in moltissimi paesi europei e occidentali“. Lo ha affermato in una nota il responsabile diritti civili e associazionismo dell’Idv, Franco Grillini. “All’origine della violenza omofoba c’è sempre quel maschilismo particolarmente forte e radicato soprattutto nell’Europa mediterranea dove la violenza anche contro le donne rappresenta un problema che non è ancora stato affrontato con serietà e determinazione. Le affermazioni maschiliste dell’infermiere dell’ospedale dov’è stata ricoverata la vittima dimostrano che una legge contro l’omofobia è necessaria sia come strumento efficace di tutela sia come deterrente e strumento educativo verso gli atteggiamenti intollerabili di supponenza omofoba“.