”Quando un lavoratore dichiara persino di rinunciare al proprio tfr pur di salvare l’azienda presso cui lavora, credo che ogni soggetto interessato anche potenzialmente alla vertenza Piana Ambiente debba esercitare qualunque azione utile ad evitarne il fallimento, quantomeno dal punto di vista dell’offerta di una progettualita’ politica. Se si e’ arrivati ad avere un credito di 4 milioni di euro e’ perche’, soprattutto in passato, si e’ fatto credere ai Comuni che un servizio come quello della raccolta dei rifiuti non sarebbe mai stato sospeso a prescindere dal pagamento delle rispettive quote, cosicche’ i tagli da un lato e gli sprechi dall’altro hanno messo in ginocchio un intero sistema ed in particolare l’anello debole della societa’ Piana Ambiente”. Lo afferma in consiglier della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Longo (Prc). ”Infatti, si registra ancora una volta, che i lavoratori sono costretti, loro malgrado, a subire l’incapacita’ – dice Longo di chi, a tutti i livelli, Regione in primis, non e’ riuscito a trovare una soluzione al dramma rifiuti in Calabria e nella Piana di Gioia Tauro, ma che si ricorda del nostro territorio solo quando si tratta di inquinarla, di fare falsi proclami al porto e di tagliare servizi come con le linee taurensi. Per l’ennesima volta la privatizzazione di un servizio, che doveva rimanere pubblico traspare in tutto il suo fallimento ed a pagarne le conseguenze dopo i lavoratori sono anche i cittadini che onestamente pagano le bollette per poi trovarsi immersi nei rifiuti con grossi rischi igienico sanitari e senza alcuna rapida e serena prospettiva”.
Reggio, Longo (Prc) chiede un nuovo soggetto provinciale per la raccolta dei rifiuti
