A Palermo 2.000 firme per diritto voto ad immigrati

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Sono duemila le firme raccolte dal comitato promotore di Palermo, composto da 25 associazioni, per la campagna “L’Italia sono anch’io” lanciata dalla Cgil per presentare in Parlamento due proposte di legge di iniziativa popolare per il diritto di voto e di cittadinanza degli immigrati. “Abbiamo trovato una sensibilita’ particolare da pare dei cittadini, dei giovani, che mostravano meraviglia per il fatto che nella norma nazionale non fosse previsto il riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati in Italia”, dice Zaher Darwish, responsabile immigrati per la Cgil di Palermo. Rispetto al voto, la petizione chiede una norma che lo estenda agli immigrati regolari da 5 anni. “Il paradosso della legge italiana e’ che gli immigrati ad esempio alle primarie del centrosinistra a Palermo, il 4 marzo, potranno votare ma poi non possono votare alle amministrative”, aggiunge Darwish. Il 5 aprile 2011 e’ stata introdotta nella riforma elettorale della Regione siciliana l’obbligo ai comuni di istituire consulte comunali per l’immigrazione come soluzione transitoria al diritto di rappresentanza dei cittadini immigrati. “Ancora oggi nonostante siano trascorsi i termini dei 90 giorni, scaduti a luglio, nessun comune ha adottato la norma”, sostiene la componente della segreteria Cgil di Palermo, Concetta Balistreri, che ha presentato al Comune una sua proposta di istituzione della consulta, trasmessa anche all’assessorato regionale alla Famiglia.

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